Nemmeno oggi si è trovata traccia alcuna del piccolo Gioele, 4 anni, sparito dal 03 agosto, insieme alla sua mamma, la DJ Viviana Parisi. La donna è stata trovata morta sabato scorso a circa mezzo chilometro in linea d’aria dal punto in cui lunedì è uscita dall’autostrada a piedi, sul lato sinistro della carreggiata, dopo aver abbandonato la sua Opel nella galleria Pizzo Turda, sulla A/20 in seguito ad un incidente stradale con un altro mezzo.
Proprio dal luogo di ritrovamento del corpo di Viviana sono ripartite immediatamente le ricerche del bambino. Il motivo per cui Viviana si è allontanata da casa sua, a Venetico, il perché della sua morte sono un mistero da risolvere, a cui stanno lavorando gli inquirenti. Le prime risposte potrebbero arrivare già nelle prossime ore, all’esito degli accertamenti medico-legali disposti per domani sul corpo di Viviana, trasportato all’ospedale Papardo di Messina, che chiariranno momento e causa della morte e potrebbero fornire elementi utili anche alla ricerca del piccolo Gioele.
Il luogo del ritrovamento è stato delimitato e al suo interno anche oggi sono continuati i rilievi della Polizia Scientifica, mentre una unità cinofila molecolare addestrata a trovare tracce ematiche e biologiche è stata condotta nelle aree circostanti per cercare Gioele. Anche nei terreni tutt’intorno sono proseguite le ricerche del bimbo, con l’ausilio di 8 unità cinofile, droni, unità speleo-alpino fluviali dei Vigili del Fuoco, che hanno ispezionato un pozzo, oltre ad unità di toponomastica applicata al soccorso.
Una cinquantina, tra volontari ed appartenenti alle forze dell’ordine, gli uomini e le donne impegnati sin dall’alba nelle ricerche, che vanno avanti ormai da 8 giorni e che ora si sono allargate ad aree più distanti dal luogo dell’indicente e al territorio di S. Agata Militello. Qui Viviana, infatti, è uscita dal casello autostradale e vi sarebbe rimasta per 20 minuti. Un blackout nell’incomprensibile viaggio intrapreso da Viviana da Milazzo verso una destinazione sconosciuta su cui gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza.
Mentre ieri la Polizia con l’ausilio dei cinofili ha perlustrato le campagne nei pressi della rampa di accesso allo svincolo di S. Agata, oggi i Vigili del fuoco hanno scandagliato l’area attorno al cimitero comunale della cittadina tirrenica, che si trova poco distante dal casello autostradale.
Viviana aveva manifestato una depressione durante il lockdown, ma per Daniele, suo marito e la sua famiglia non avrebbe mai fatto del male al figlio Gioele e non si sarebbe suicidata e credono, invece, che la donna e il bambino possano essere stati aggrediti da qualcuno o dagli animali selvatici. Eppure una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, è proprio quella, terribile, che Viviana possa essere giunta fino a Caronia per commettere un gesto estremo.