sabato, Novembre 23, 2024

Autopsia Gioele: resti compromessi. Ipotesi di trauma nell’incidente

gioele

Sono pochi gli elementi emersi dell’autopsia sui resti del corpo trovati nel bosco di Caronia lo scorso 19 agosto e che al 99% appartengono al piccolo Gioele Mondello. “I resti del cadavere sono abbastanza compromessi.” ha detto Giuseppina Certo perito di parte della famiglia Mondello al termine dell’esame che si è svolto nella tarda mattinata di ieri al Policlinico di Messina. “Ci sono lesioni da macro fauna, cioè morsi di animali selvatici. C’è del terriccio che è stato analizzato e prelevato. Non si può dire ancora dove il bambino è morto e capire se è stato morso prima o dopo la morte. Sono valutazioni che si faranno concatenando i vari risultati”.

Nella fitta boscaglia, lo ricordiamo, il 19 agosto sono state trovate solo alcune parti del corpo del piccino e mancano gli arti e una parte di tessuti. “Oggi non si può mettere alcun punto certo sull’analisi del bambino” conclude la dottoressa Certo. Intanto ieri mattina nel bosco di c.da Sorba, nel punto in cui sono stati ritrovati i resti del bambino, è stato effettuato un ulteriore disboscamento dai Vigili del Fuoco e un nuovo sopralluogo della Polizia Scientifica, alla ricerca di ulteriori elementi e altri resti.

Il medico legale nominato dalla Procura, Elvira Ventura non si sbilancia “Abbiamo proceduto con gran parte delle attività che deve svolta sui resti del cadavere, è stata fatta la tac come prima indagine dopo di che abbiamo proceduto con la collaborazione dell’entomologo e dello zoologo forense alle varie attività di ispezione, analisi, prelievo di campioni che naturalmente richiederanno ulteriori approfondimenti. Come ho sempre detto, al termine di tutte le operazioni avremo un quadro definitivo e completo, al momento si tratta di agire per singoli passaggi non tralasciando nulla ed evitando di perdere elementi che potrebbero essere utili. ”

Proprio dalla tac potrebbe essere emerso un importante dettaglio, che però, al momento non trova conferme ufficiali. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, che fa riferimento a fonti qualificate che avrebbero assistito all’esame autoptico, “Sul cranio di Gioele sono state riscontrate delle micro tracce di sangue con intingimento osseo. Per i periti che hanno visionato il cranio” continua Adnkronos “il bambino potrebbe avere battuto la testa contro una superficie non particolarmente dura, quindi anche un sedile di una macchina, ad esempio.”

Nei prossimi giorni verranno effettuate ulteriori analisi sia sugli indumenti che sui resti.

“Se esiste una ferita di arma da taglio sul corpo del piccolo Gioele non lo possiamo dire, non abbiamo la possibilità di fare una valutazione del genere. Non abbiamo concluso le analisi e non possiamo sapere se c’è un riscontro del genere”. A dirlo è il medico legale Daniela Sapienza, perito della Procura di Patti. “Scoprire come è morto mi sembra una cosa, in via aleatoria, possibile. Ma dobbiamo vedere gli elementi che il corpo ci fornisce e li valuteremo. Purtroppo ci sono dei fenomeni cadaverici e trasformativi molto importanti e questo rende impossibili alcune valutazioni macroscopiche che in altri casi sarebbero un riscontro oggettivo. Ci sono fenomeni trasformativi e l’effetto della macrofauna e della microfauna – spiega l’esperta – che rendono ovviamente difficile qualsiasi riscontro e valutazione.

“Capisco che ci sia questo bisogno di risposte, ma vi dico anche che c’è un milione di insetti e finché non analizzeremo questi insetti in laboratorio non si potrà dire molto. Oggi non è possibile capire se il bambino sia morto vicino alla madre Viviana”. Ha detto il professor Stefano Vanin, entomologo forense nominato dalla Procura di Patti “Sono stati raccolti un sacco di elementi sia per quanto riguarda la componente medica che veterinaria ed entomologica, quindi di elementi ce ne sono. Come ogni corpo ha dato delle informazioni, quanto è informativo lo vedremo. Adesso come nel caso della madre è tutto da analizzare in laboratorio. E’ un caso difficilissimo – sottolineato l’entomologo forense – perché’ c’è un clima e un ambiente particolare, anche se qualche elemento informativo è stato estratto. Sul terreno ci sono dei ‘segni di giacitura del corpo, il terreno non è compromesso, ma è un ambiente su cui sono passare delle persone”

“Alla luce degli esami strumentali eseguiti sui resti cadaverici del bambino, è necessario approfondire gli accertamenti allo scopo di verificare eventuali correlazioni causa-effetto tra alcune particolari lesioni rilevate in sede autoptica e le caratteristiche dei luoghi, ma non solo” Queste le considerazioni, invece, del direttore del Centro investigazioni scientifiche Luca Chianelli, consulente  nominato dai legali dei genitori di Viviana Parisi, gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza “Anche le superfici dell’abitacolo della Opel Corsa – continua – dovrebbero essere valutate nella medesima ottica comparativa: la dinamica del sinistro e l’eventuale presenza di specifiche tracce biologiche all’interno dell’autovettura potrebbero dare corpo ad una prima lettura della fase iniziale della successione degli eventi”.

 

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