“Il governo dichiari lo stato di calamità nazionale e intervenga al più presto con ogni mezzo utile per fronteggiare l’emergenza provocata dagli incendi che hanno lambito il centro abitato di Naso nella provincia di Messina”.
Lo chiede il deputato Nino Germana in una interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’ambiente, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e al Ministro dell’interno. Ovviamente la questione riguarda gli incendi scoppiati nelle giornate di venerdì e sabato a Capo d’Orlando, in contrada Marcaudo al confine con Naso e in contrada Catutè, a Santo Stefano di Camastra, Reitano e ovviamente Naso, che è stato il paese più colpito dalle fiamme.
L’ennesimo weekend di fuoco sembra aver convinto anche il Presidente Musumeci a proclamare lo stato di calamità e a chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza per gli incendi che hanno distrutto centinaia di ettari di vegetazione nell’ultimo fine settimana.
Oltre ad un piano della forestazione degno di questo nome e di una riforma degli operatori forestali che ne garantisca un impiego tutto l’anno la Sicilia ha bisogno di ammodernare i suoi strumenti di prevenzione e controllo seguendo modelli più virtuosi, come quelli che si avvalgono di torrette dotate di webcam e dei droni.
“Per difendersi dalla infinita piaga dei roghi – sempre di origine dolosa – occorre che il Governo adotti urgentemente un nuovo piano della forestazione, una riforma degli operatori forestali ma soprattutto un’ ammodernamento degli strumenti di prevenzione e controllo che seguano le tecnologie più avanzate come quelli che si avvalgono di torrette dotate di webcam e dei droni. Non possiamo perdere altro tempo: ogni anno le conseguenze economiche e ambientali sono sempre più gravi e la popolazione colpita ha bisogno del sostegno concreto dello Stato”, dichiara il deputato di Brolo.
“I vigili del Fuoco cercheranno di risalire ai piromani – avendo già confermato la natura dolosa del rogo – mentre i carabinieri hanno già cominciato a setacciare le immagini delle telecamere di sorveglianza.” si legge nell’interrogazione inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dell’Interno.
“C’è da ricostruire un patrimonio di vegetazione irrimediabilmente compromesso, e capire cosa fare per evitare che sulle macerie di questa calamità se ne possono accumulare delle altre”, conclude l’On. Germanà.