Tutto tace sull’avviso pubblico della democrazia partecipata a Terme Vigliatore. E’ stato pubblicato il 18 giugno sul sito istituzionale e i cittadini sono stati invitati a presentare progetti entro il 6 luglio. Da allora su questa iniziativa è calato il silenzio.
Trascorsa oltre una settimana dalla pubblicazione dell’avviso, il 26 giugno, il consigliere
Giovanni Zanghì ed altri aveva chiesto chiarimenti sui criteri di scelta, auspicando quelli che coinvolgessero il paese, secondo le finalità e le volontà del legislatore, ma “queste
richieste rimaste prive di risposta”. E’ invece recente l’interrogazione su questo argomento inviata al sindacoDomenico Munafò da parte di sei consiglieri: Daniele Biondo, Maria Rita Calabrò, Francesco Canduci, Domenico Feminò, Fabio Valenti e Giovanni Zanghì. I consiglieri, in assenza di riscontri, hanno evidenziato come l’avviso avesse previsto i
campi di interesse – abbattimento delle barriere architettoniche, spazi e aree verdi, arredo urbano e viabilità, ambiente, sanità e prevenzione, fino ad un importo massimo di 7.500 euro. Le varie proposte e la loro realizzazione sarebbero state vagliate da una commissione ad hoc.