L’ultimo Dpcm approvato dal governo prevede la divisione dell’Italia in 3 zone di rischio in base alla diffusione della pandemia e altri parametri.
Domani cambia la collocazione di alcune regioni:
Ad oggi in zona rossa ci sono: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria;
In zona arancione: Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Puglia, Sicilia;
In zona gialla: Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Veneto.
Anche la Provincia di Bolzano è stata dichiarata dal governatore Kompatscher «zona rossa», anche se la categorizzazione del ministero della Salute non prevedeva per questo territorio il massimo delle restrizioni.
Ad appena una settimana dal Dpcm che ha diviso l’Italia in 3 zone, dunque, il 15 novembre potrebbe essere la nuova data per decidere un lockdown generalizzato. Ad affermarlo è il Corriere della Sera. Si ragiona sulla necessità di misure ancora più severe, come la chiusura dei ristoranti il sabato e la domenica a pranzo e la sospensione di alcune attività commerciali, che hanno ottenuto deroghe nelle zone rosse.
L’ipotesi lockdown generalizzato è però smentita da diverse fonti di governo del Pd. Da fonti ministeriali si apprende che si aspetta di vedere gli effetti delle ultime misure sulla curva dei contagi, anche alla luce dei primi positivi segnali di decelerazione dell’indice RT.