sabato, Novembre 23, 2024

Telemedicina per gli esami radiologici tra gli ospedali di Mistretta e Sant’Agata Militello

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L’Asp di Messina ha adottato la procedura di telegestione degli esami radiologici in urgenza, ricorrendo alla telemedicina, collegando l’ospedale “Santissimo Salvatore” di Mistretta all’ospedale di Sant’Agata Militello.

Una procedura, adottata con delibera dell’Asp del 13 novembre scorso, che si rende necessaria per fronteggiare la carenza di personale, nell’orario di turno notturno dalle ore 20.00 alle ore 8.00 oppure nel giorno festivo dalle ore 8.00 alle ore 8.00, in assenza de medico radiologo. Si tratta di accertamenti medici da fare in urgenza indifferibile ed in emergenza per una reperibilità dedicata anche in caso di guasto tale da non poter assicurare le migliori prestazioni sanitarie. Il servizio si sviluppa attraverso il contatto tra il medico richiedente ed il medico radiologo, che controlla il processo in telegestione e referta l’esame.

Nel frattempo nascerà in Sicilia un centro di ricerca di rilevanza internazionale che avrà l’obiettivo di sviluppare un nuovo radiofarmaco per il trattamento del tumore al seno.

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E’ il frutto della collaborazione avviata mesi fa dalla Regione Siciliana con l’Università di Catania, l’Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania e l’Istituto nazionale di fisica nucleare. Un’intesa che permetterà di coniugare ricerca, salute e lavoro. Il progetto ‘Breast-conserving therapy’, fortemente sostenuto dal governo Musumeci, oltre all’importantissimo valore scientifico e l’inevitabile ricaduta clinica, contribuirà infatti a incrementare in Sicilia i livelli occupazionali di personale altamente specializzato. Il programma punta alla condivisione degli esiti prodotti dalla ricerca di base, preclinica e clinica e si arricchisce anche dello scambio di conoscenze già durante lo sviluppo del progetto e dei test, fino a diventare un modello da utilizzare in fase operativa.

Al progetto, che verrà finanziato mediante i fondi della nuova programmazione comunitaria voluta dal governo Musumeci, prenderà parte anche il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia che collaborerà con gli esperti degli enti di ricerca già coinvolti e con l’impiego di nuovo personale altamente qualificato. E’ stato stimato che la spesa complessiva del progetto sia pari a 8 milioni di euro, distribuiti in 3 anni.

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