Era stata esclusa dalla prova scritta per l’accesso al Tirocinio Formativo Attivo per il sostegno per appena 0,5 punti, nonostante avesse dato la risposta corretta, ritenuta invece errata dall’Università di Catania. Questa la vicenda di una studentessa etnea, rappresentata dall’avvocato Giorgio Filippo Alfonso del foro di Patti, che, adesso, dopo aver fatto ricorso al Tar del Lazio, nella fase cautelare del procedimento, è stata ammessa con riserva alla prova scritta e dunque sono stati sospesi gli effetti del provvedimento di non ammissione.
La studentessa etnea aveva visto definitivamente sfumare la possibilità di partecipare a questo concorso, che consente l’abilitazione alla professione di docente di sostegno; ora, grazie all’ordinanza del Tar, potrà essere della partita e sfruttare le opportunità di immediato impiego nel mondo della scuola, considerata peraltro la cronica carenza di organico nel settore. I giudici amministrativi del Lazio, accogliendo pertanto l’istanza dell’avvocato Alfonso, hanno ribadito come dal ricorso siano emersi elementi particolarmente rilevanti e approfonditi sull’ambiguità delle risposte contenute alla domanda del test in questione; da qui i giudici avrebbero dovuto tener conto di queste circostanze fin dalla pronuncia sulla richiesta della sospensiva.
E’ così è stato. Non solo. Anche grazie ad una consulenza tecnica di parte è stata messa in dubbio l’univocità della risposta alla domanda del test preselettivo. Il Tar, accogliendo la richiesta di sospensiva, con la sua ordinanza, che porta la data di ieri, ha di fatto consentito alla studentessa di partecipare al concorso, fissando l’udienza di merito alla data del 22 giugno del prossimo anno.