venerdì, Novembre 22, 2024

Vigili del fuoco in Sicilia, preoccupano i contagi, richiesto il potenziamento degli organici

Nizza di Sicilia
Vigili del Fuoco

E’ necessario potenziare gli organici dei vigili del fuoco in Sicilia, in questo periodo della pandemia, dove a tutt’oggi ci sono circa 60 vigili del fuoco contagiati e 50 in quarantena, un numero eccezionalmente elevato che fa preoccupare in modo serio. 

I sindacati dei vigili del fuoco Cgil, Cisl e Uil della Sicilia hanno evidenziato la loro preoccupazione ed hanno deciso di scrivere e incontrare tutti i Prefetti della Sicilia per rassegnare loro insieme a questo stato d’animo la richiesta di maggiori interventi, giudicando assolutamente insoddisfacente quanto fin qui realizzato a difesa della loro sicurezza. Per i rappresentanti sindacali Pesca, Bombara e Nuccio bisogna agire su tutti i fronti, “potenziando le azioni e gli accorgimenti organizzativi già sperimentati in passato con i miglioramenti da noi suggeriti”. Hanno denunciato anche “…la titubanza e la mancata accelerazione dell’amministrazione ed in particolare della direzione regionale della Sicilia, che finirebbe per vanificare gli sforzi profusi sino ad oggi del personale tutto, ravvisano l’esigenza di uno stimolo ulteriore verso i comandi provinciali, da parte della direzione regionale volto ad evitare tentennamenti ed interpretazioni distoniche”.

Le organizzazioni sindacali fanno anche delle proposte concrete, Pesca, Bombara e Nuccio sostengono che occorre “agire senza indugio, riorganizzando i servizi di ogni specie, perché siano favorite tutte quelle modalità di espletamento della propria prestazione lavorativa o addestrativa in modo alternativo, al fine di limitare al massimo la permanenza in luoghi chiusi, uffici, mezzi, etc. e promuovendo, di contro, ove possibile, il lavoro agile, la formazione a distanza, ormai sufficientemente regolamentata e normativamente incentivata”. Infine, “ritengono fondamentale, che si continui, potenziandola, nell’opera di distribuzione capillare dei dispositivi di protezione individuale (gel igienizzante, forniture mascherine chirurgiche due per ogni turno di 12 ore) e di cicliche operazioni di protezione collettiva (es. sanificazioni di luoghi, automezzi, aeromobili, unità navali) nel rispetto dei protocolli vigenti, ponendo grande attenzione su particolari realtà , dove è fisiologico registrare un numero maggiore di persone e, quindi, le occasioni di contagio”.

 

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