Tutta Italia zona rossa dal 24 al 27 dicembre, arancione dal 28 al 30 e nuovamente rossa dal 31 al 3 gennaio. Questa l’ipotesi privilegiata sul tavolo del consiglio dei ministri: stamattina intanto il premier Conte ha riunito i capi delegazione delle forze di maggioranza per decidere la nuova stretta sulle festività natalizie per frenare i contagi da coronavirus. L’altra ipotesi in campo è un’unica zona rossa dalla vigilia di Natale all’Epifania.
Se ne saprà di più tra qualche ora, quando finalmente si conosceranno le nuove misure restrittive anti-Covid per il periodo delle festività natalizie.
Intanto il Veneto, assediato dai contagi, decide subito una stretta: da domani e fino al 6 gennaio è vietato uscire dal Comune di residenza dopo le ore 14. La decisione del presidente Zaia anticipa, dunque, le restrizioni in arrivo su tutto il territorio nazionale, che hanno diviso i ministri e le forze di maggioranza.
Convocato per oggi alle 18 anche il Consiglio dei ministri nel quale, oltre a scadenze e leggi regionali, fonti di governo non escludono che sul tavolo possa esserci anche la discussione sui provvedimenti da adottare in vista delle festività natalizie per arginare la diffusione del coronavirus.
Sono ore decisive dunque, per la definizione delle misure delle feste di Natale, che saranno contenute in un nuovo dpcm (o in un decreto legge) che potrebbe essere comunicato già in serata.
Una delle deroghe a cui il presidente del Consiglio sta lavorando è quella che potrebbe consentire a due congiunti non conviventi, di sedere a tavola dei familiari nei giorni di festa.