sabato, Novembre 23, 2024

Mazzarrà Sant’Andrea: il comune deve restituire 700 mila euro alla Regione

discarica mazzarrà

Il comune di Mazzarrà Sant’Andrea dovrà restituire circa 700 mila euro, somme anticipate dalla Regione per il prelievo e smaltimento del percolato dalla discarica di contrada Zuppà. Così hanno deciso i giudici della seconda sezione del Tar di Catania.

La vicenda riguarda la discarica gestita dalla “Tirrenoambiente spa”; sin dai primi mesi del 2017 fu interessata da fenomeni di sversamento del percolato, ma sia la società come il comune comunicarono l’assenza di risorse finanziarie per far fronte allo sversamento del percolato. Da qui la Giunta Regionale, in varie tranche, stanziò i fondi necessari, diffidando il comune ad esercitare l’azione sostitutiva in danno del gestore inadempiente; il comune rispose di non essere in grado di eseguire l’azione sostitutiva in danno e la “Tirrenoambiente” ribadì l’esaurimento dei fondi regionali già stanziati ed il pericolo dell’aumento del percolato dovuto alle piogge invernali.

Ecco che si arriva al decreto regionale 1252 del 16 ottobre 2019, con cui è stata richiesta al comune la restituzione di circa 700 mila euro. L’amministrazione di Carmelo Pietrafitta, che ha conferito l’incarico all’avvocato Oreste Puglisi, ritiene che il decreto abbia individuato in modo chiaro, quale proprietario dell’ex discarica, la “Tirrenoambiente spa” e che quindi la Regione non può rivalersi sul comune. Nel merito i giudici hanno ribadito tra gli altri come “le opere di recupero ambientale siano eseguite dalla pubblica amministrazione, individuata nel comune territorialmente competente, che potrà poi rivalersi sul soggetto responsabile nei limiti del valore dell’area bonificata”. E ricordando come la Regione intervenga in via sussidiaria, è stato evidenziato come “l’intervento sia stato adottato in danno del soggetto responsabile inadempiente, in altri termini, il comune e che sarebbero state attivate tutte le procedure per recuperare le somme anticipate dalla Regione”.

Il sindaco Pietrafitta ha preannunciato appello al Cga, evidenziando l’impossibilità per un piccolo comune come il suo, che è anche in dissesto, di pagare somme per interventi che la Regione ha già liquidato in danno; si aggirano sui 6 milioni di euro. “Dove potrò prendere le risorse per il trattamento dell’umido, del percolato e del biogas e per la messa in sicurezza della discarica?

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