L’aeroporto internazionale di Palermo “Falcone Borsellino” ha chiuso il 2020 con un traffico passeggeri complessivo di 2.688.042, ossia -61,59% rispetto al 2019, l’anno dei record con sette milioni di passeggeri.
Nell’anno della pandemia, lo scalo aereo palermitano ha perso poco meno di quattro milioni e mezzo di viaggiatori, mentre i voli sono diminuiti di circa il 50%: 25.445 movimenti, contro i 50.036 del 2019.
Analizzando i dati dell’ufficio statistiche di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, nel 2020 i passeggeri dei voli nazionali sono stati 2.121.218 (-57% rispetto al 2019); 566.824 i passeggeri dei voli internazionali (-71,16%).
La crisi del traffico aereo, nei momenti di maggior picco dei contagi Covid-19 (da marzo a giugno e da novembre a dicembre), ha portato all’azzeramento dei voli – eccezione fatta per alcuni collegamenti da e per Roma, Milano e Isole minori – che ha causato flessioni di traffico fino al 96%.
Nello dicembre 2020 il traffico passeggeri totale è stato di 110.869 (-77,35% rispetto allo stesso mese del 2019: quando dall’aeroporto di Palermo erano passate ben 489.381 persone), mentre i voli sono calati del 55,06% (1.604 contro 3.569 di dicembre 2019), così come è scesa del 21,36% la percentuale di riempimento per volo (Load factor), passata dall’83,43% del 2019 al 65,61% del 2020.
Nel 2020, infine, lo scalo aereo palermitano ha invece visto crescere le tonnellate di merce in transito (+50% rispetto al 2019).
“Lo sviluppo del settore Cargo ha spinto la società di gestione a pianificare la nascita, a metà 2021, di una nuova area di stoccaggio mefci di mille metri quadrati”, ha annunciato Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap.