E’ tornato in libertà il quarantenne di origine santagatese, che lo scorso novembre era stato arrestato dai Carabinieri di Sinagra, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, perché ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della ex convivente.
L’uomo, infatti, nonostante fosse già stato sottoposto al divieto di dimora per condotte analoghe pregresse, secondo le risultanze delle indagini condotte dai Carabinieri avrebbe continuato a perseguitare la ex compagna.
In merito al provvedimento il legale di fiducia del quarantenne, l’avvocato Rosario Di Blasi ha proposto istanza di revoca o revisione della misura.
Oggi, il GIP del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, a distanza di due mesi dall’applicazione degli arresti domiciliari, in considerazione della durata e del carattere afflittivo della misura cautelare, che ha funzionato quale deterrente alla spinta a reiterare il reato, ha accolto la tesi dell’avvocato Di Blasi, circa l’opportunità di consentire al quarantenne di tornare a lavoro.
Riconoscendo all’attività lavorativa la funzione di risocializzazione, il magistrato ha revocato la misura gli arresti domiciliari e l’ha sostituita con il divieto di avvicinamento alla vittima, disponendo anche la proibizione di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo.