Sono state confermate le condanne decise dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, a carico di Gaetano Forestieri e Giovanni Gugliandolo, nel processo scaturito dall’omicidio stradale della studentessa 23enne di Capo d’Orlando Lorena Mangano.
La Corte di Cassazione ha dunque condannato definitivamente a 9 anni e 4 mesi Gaetano Forestieri, che era alla guida dell’Audi TT che, la sera del 26 giugno del 2016, investì la Fiat Panda di Lorena, e a 5 anni Giovanni Gugliandolo che, secondo l’accusa, stava gareggiando con Forestieri sulla via Garibaldi di Messina.
La Suprema Corte ha rigettato i ricorsi presentati dai difensori dei due imputati, gli avvocati Salvatore Silvestro e Piero Luccisano, che chiedevano una rideterminazione delle pene. Avvocato di parte civile della famiglia della vittima è invece Filippo Pagano.
È dunque finalmente giunto a conclusione il processo, dopo che il 4 dicembre del 2019 la Cassazione aveva annullato una prima sentenza della Corte d’Appello di Messina, rinviando gli atti a Reggio Calabria per una nuova rideterminazione delle pene.
La Corte d’Appello di Messina infatti rideterminò le condanne decise in primo grado, da 11 a 10 anni per Forestieri e da 7 a 6 per Gugliandolo. La rideterminazione della Corte d’Appello reggina invece, lo scorso 16 luglio 2020, decise di alleggerire ulteriormente le condanne, determinandole in quelle confermate oggi dai giudici del “Palazzaccio”.
L’incidente
Il tragico incidente in cui perse la vita la 23enne orlandina Lorena Mangano, avvenne all’incrocio tra la Torrente Trapani e la via Garibaldi, nel capoluogo peloritano.
Scattato il verde al suo semaforo, Lorena intraprese la marcia per attraversare l’incrocio, ma la sua auto fu colpita in pieno dall’Audi TT condotta da Forestieri. La giovane venne immediatamente ricoverata in gravi condizioni al Policlinico di Messina, dove morì due giorni dopo. Grazie al prezioso e generoso gesto dei familiari, gli organi di Lorena sono stati donati.