sabato, Novembre 23, 2024

Messina; indagini nel quartiere Giostra, disposte quattro misure cautelari

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Nella notte appena trascorsa, la Squadra Mobile della Questura di Messina ha dato esecuzione ad una misura cautelare a carico di quattro persone, epilogo delle più recenti indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina localizzate nel quartiere popolare di “Giostra“.

I destinatari della misura cautelare devono rispondere, in concorso tra loro, di circostanze collegate alla fittizia intestazione di beni, agevolando l’organizzazione mafiosa costituita dalla cellula operante nel Rione Giostra e riferibile a Gaetano Barbera e Nicola Galletta (ex collaboratori di giustizia e già tratti in arresto il 29 dicembre 2019, nel corso dell’operazione antimafia convenzionalmente denominata “Predominio“). Tra i fatti oggetto dell’indagine l’atto intimidatorio, avvenuto agli inizi di gennaio del 2020, ai danni di un noto bar-ritrovo del quartiere Giostra, il cui ingresso veniva dato alle fiamme.

A suo tempo, il sopralluogo di Polizia Scientifica aveva permesso di rilevare – sulla vetrina e sulla saracinesca dell’esercizio commerciale – la presenza di fori dovuti all’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco. In effetti, dalla visione delle immagini tratte dalle telecamere presenti nei pressi del locale era emerso che tre individui, completamente travisati, erano giunti a bordo di un motociclo, avevano esploso i colpi con un fucile e, cospargendo la saracinesca di liquido infiammabile, avevano appiccato il fuoco. Dalle indagini è emerso che il bar, pur se formalmente intestato a Michael Cardullo e era riconducibile ad altri soggetti, noti per la loro contiguità al “clan di Giostra“.

Alle risultanze d’indagine andavano poi a sommarsi anche le dichiarazioni di Galletta e Barbera, fratello di Gaetano, che deponevano in ordine alla riconducibilità del bar di Giostra ad Angelo Arrigo, Carmelo Prospero e a Giuseppe Cardullo, a fronte di un’intestazione fittizia in favore di Michael Cardullo. La gestione del bar-ritrovo, in realtà, era affidata alla compagna di Carmelo Prospero nell’interesse di quest’ultimo, da Giuseppe Cardullo e da Angelo Arrigo (per il tramite dei propri congiunti, essendo questi detenuto).

Per quanto sopra, nella prime ore di oggi, personale della Squadra Mobile di Messina, coadiuvato dall’omologa struttura investigativa della Questura di Trapani e con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, ha provveduto: all’arresto e alla traduzione in carcere di Carmelo Prospero e Angelo Arrigo. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per Giuseppe Cardullo, infine obbligo di presentazione alla p.g. per Michael Cardullo. Sono ritenuti responsabili, in concorso fra di loro, di trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante di avere commesso il fatto per agevolare l’associazione mafiosa, finalizzata al controllo mafioso del quartiere Giostra.

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