Pubblicata la bozza del nuovo Dpcm, il primo del presidente del Consiglio Mario Draghi, che sarà ufficialmente annunciato lunedì ed entrerà in vigore sabato 6 marzo.
Oltre a confermare la forma, ovvero l’uso del Decreto del presidente del Consiglio, Draghi sembra voler seguire anche la linea del precedente esecutivo: se la bozza non sarà modificata, gli unici allentamenti riguarderanno cinema e teatri, che in zona gialla potranno riaprire, ma solo dal 27 marzo, a condizione che si rispetti la distanza interpersonale di almeno un metro.
Sempre dal 27 marzo in zona gialla i musei e i luoghi della cultura potranno restare aperti non solo dal lunedì al venerdì, come già accade, ma anche il sabato e i giorni festivi, previa prenotazione.
Per il resto vengono confermate le misure già in vigore, ad eccezione dell’ulteriore stretta per barbieri, parrucchieri e centri estetici, che in zona rossa dovranno abbassare le saracinesche.
Viene ribadita la chiusura dei locali alle 18 in zona gialla, nonostante la spinta del leader della Lega Salvini e di alcuni governatori per consentire la cena al ristorante. Restano chiuse palestre e piscine, mentre rimane consentito lo sport all’aperto.
La stagione sciistica salta definitivamente e resta lo stop a sale giochi, sale scommesse e parchi divertimento. La bozza prevede inoltre che fiere, congressi e discoteche restino chiuse anche in zona bianca, la fascia con le restrizioni più basse, che però al momento in Italia appare un’utopia. Resta fino al 6 aprile anche il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.
Si avvicina dunque la seconda Pasqua consecutiva con le restrizioni anti-Covid: le misure, infatti, “sono efficaci fino al 6 aprile 2021”, il giorno dopo Pasquetta.
Per quanto riguarda le scuole, infine, resta la didattica in presenza al 100% fino alle scuole medie, mentre per le superiori si prevede che l’attività si svolga in presenza almeno al 50% e fino a un massimo del 75%.