“Oggi abbiamo presentato un’interpellanza al Ministero della Salute, per fare luce sulle responsabilità in merito alla situazione attuale del P.N. di S.Agata Militello e al destino che gli sarà riservato”.
A dichiararlo i Portavoce del Movimento 5 stelle Antonella Papiro e Francesco D’Uva.
“Da più di un anno stiamo lavorando a testa bassa e senza proclami, con il collega Antonio De Luca, portando avanti all’interno del Parlamento Nazionale e Regionale, una serie di azioni concrete, finalizzate a mantenere attivo il Punto nascite nella struttura ospedaliera di S.Agata Militello, essenziale per il territorio.
Purtroppo, anche a causa della scarsa collaborazione, dimostrata in questi anni dalla Regione, ancora oggi ci ritroviamo a non avere una soluzione al problema e neppure risposte istituzionali, dovute e tanto attese dai cittadini, sul destino del P.N.
Dunque ci troviamo a promuovere oggi l’ennesima iniziativa, chiedendo direttamente al Ministero della salute, visto che la Regione sembra assente concretamente sul tema, se ci sono volontà politica e presupposti per preservare questo servizio necessario per i cittadini che fanno capo al distretto sanitario di S. Agata Militello”, proseguono i deputati.
“Il ripristino del punto nascite dell’ospedale di Sant’Agata di Militello – sottolinea il deputato regionale Antonio De Luca – a quanto pare non è una priorità dell’assessore Razza e del governo Musumeci.
La strategia messa in atto negli anni dalla Regione è purtroppo chiarissima: la mancanza di certezze sul mantenimento stabile del punto nascite, la mancata richiesta del parere di deroga necessario al suo mantenimento e l’assoluta assenza di programmazione e investimenti hanno provocato un clima di forte incertezza sia nel personale sanitario che nell’utenza. Ciò ha comportato un trend decrescente delle nascite e più tempo passa e più complicato sarà riaprirlo e farlo funzionare bene.
Purtroppo ai proclami dell’assessore Razza non è seguito nulla di concreto, anzi le azioni e i silenzi non lasciano presagire l’immediata riapertura. Dal canto mio – conclude Antonio De Luca – non verrà mai meno l’impegno per riaprire il punto nascite, ma occorre avere chiaro chi rema in una direzione e chi in un’altra”.
“Ricordiamo che la conformazione orografica del territorio nebroideo, nonché il sistema infrastrutturale di collegamento tra i centri urbani, rendono particolarmente difficile raggiungere strutture ospedaliere ubicate notevolmente distanti (es. Cefalù, Patti).
Pertanto faremo il possibile per difendere i diritti dei cittadini e i livelli essenziali di assistenza.
Il diritto alla nascita nel pieno della serenità, è un diritto di tutti”, concludono i deputati pentastellati.