venerdì, Novembre 22, 2024

Coronavirus – Milazzo, caos dati sulla piattaforma dell’ASP. La protesta del sindaco Midili

pippo midili sindaco milazzo

Dopo le proteste del primo cittadino di Barcellona P.G., Pinuccio Calabrò, con una diretta facebook, anche il sindaco di Milazzo, Pippo Midili, ieri sera ha protestato  e denunciato rallentamenti, incongruenze e difficoltà di accesso alla intranet dell’ASP di Messina, sulla quale i primi cittadini dei comuni della provincia dovrebbero poter monitorare in tempo reale i dati relativi agli esiti dei tamponi molecolari effettuati nei laboratori.

In particolare, nella sezione dedicata al monitoraggio dei test effettuati e di quelli di controllo, i cittadini milazzesi che dal primo di marzo al 19 marzo dovevano essere sottoposti a tampone di controllo, perché risultati positivi da oltre 20 giorni, erano 83; alla data del 20 marzo il numero sarebbe sceso a 78, secondo il racconto di Midili, poi a 76 e, in 2 ore, infine, improvvisamente salito a 128. Il numero coinciderebbe con i dati di un file excel pubblicato a partire dal 17 marzo scorso e che starebbe circolando anche tra gliorgani di stampa.

“Non abbiamo voglia di entrare in polemiche, ma nessuno si può permettere di far fare la figura dei cretini ai sindaci della provincia di Messina” ha tuonato Midili, che non le manda a dire all’ASP, a cui ha chiesto ufficialmente i dati del comune di Milazzo, a partire del 1 febbraio ad oggi, con scansione temporale giornaliera. “Mi sono stancato di essere preso in giro da persone che pensano di giocare con una situazione che è di una gravità estrema” aggiunge il primo cittadino della Città del Capo.

Rassicura, infine, il sindaco, sull’evoluzione della pandemia nel comune, dove secondo i dati riportati sul foglio excel, le persone da sottoporre al test di controllo sono 78 e quindi, secondo quanto indicato da Midili, gli attuali positivi a Milazzo sarebbero 112. Numeri che, rapportati agli oltre 29.000 abitanti, non fanno in alcun modo pensare all’istituzione di una zona rossa.

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