Continuano gli arresti per estorsione a Palermo. Qualche settimana fa l’arresto del 31enne Riccardo Meli, che era stato denunciato da un giovane imprenditore. Meli, vicino al clan di Porta Nuova, aveva chiesto 300 euro all’imprenditore per evitargli guai nel cantiere, riguardante la ristrutturazione di una palazzina alla Vucciria.
Invece di pagare l’imprenditore si è rivolto all’associazione antiracket Solidaria, lo ha denunciato ed è scattata la trappola. Meli è stato fermato con in tasca i soldi del pizzo.
Per lui sono scattate subito le manette, ma le indagini non si sono fermate qui. I finanzieri di Palermo, scavando a fondo sulla questione, sono riusciti a risalire al complice di Meli. Si tratta di Orazio Di Maria, 37 anni, che avrebbe presentato la vittima all’estortore e partecipato all’attività criminosa.
Gli inquirenti hanno anche scoperto altro. Parallelamente alle indagini sul pizzo, i finanzieri hanno anche svolto accertamenti sul conto di Di Maria, scoprendo l’assoluta sproporzione tra i beni dichiarati e la capacità economica degli indagati.
Pizzo per i lavori in un cantiere, arresto e sequestro per il proprietario di un pub della Vucciria
Per questa ragione la Procura ha disposto il sequestro dal valore di 200 mila euro tra conti correnti, beni mobili e immobili. Tra questi anche un’impresa con la quale viene gestito il pub della Vucciria e che sarebbe riconducibile a Di Maria, secondo gli investigatori.