Nella giornata del 2 aprile, a seguito di un monitoraggio iniziato da qualche settimana, il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Milazzo, nell’ambito delle attività mirate ad assicurare la salute pubblica e garantire la tutela dell’ambiente, ha posto sotto sequestro un’area di circa 12.000 metri quadrati, in una zona limitrofa al torrente Mela, tra Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto.
Il sequestro dell’area si è reso necessario poiché, durante il sopralluogo, è stato accertato che nel giro di pochi giorni erano stati depositati ulteriori ingenti quantità di rifiuti, tra cui elettrodomestici dismessi, pneumatici fuori uso, materiale edile derivante da attività di demolizione ed imballaggi plastici: l’evidente stato di abbandono, ha configurato una vera e propria discarica a cielo aperto.
I rifiuti, parte dei quali presentavano evidenti segni di combustione, risultavano abbandonati sul terreno e quindi esposti agli agenti atmosferici ed alle acque meteoriche di dilavamento, senza l’adozione di alcuna cautela ai fini della tutela del suolo.
L’esito dell’attività di accertamento è stato riferito alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal Dottor Emanuele Crescenti, per le competenti determinazioni.
Le indagini dei militari della Capitaneria di porto di Milazzo proseguiranno nei prossimi giorni, al fine di individuare i responsabili degli illeciti accertati. Quest’ultima operazione ha consentito di accertare l’ennesimo abuso commesso ai danni dell’ecosistema e si inserisce nelle numerose attività di polizia ambientale già condotte dai militari della Guardia Costiera e che continueranno, senza sosta per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente.