Dopo il giallo, l’arancione e il rosso, un nuovo colore entra nel linguaggio comune parlando di limitazioni anti-Covid: il verde. Stavolta però si parla di una certificazione: un pass, cartaceo o digitale, che consentirà gli spostamenti anche tra regioni arancioni o rosse.
Insieme al ritorno delle zone gialle, il pass verde è la principale novità contenuta nella bozza del nuovo decreto legge, che il consiglio dei ministri dovrebbe firmare nella giornata di oggi e che sarà in vigore dal 26 aprile al 31 luglio. Il pass verde avrà una durata di sei mesi per i vaccinati e i guariti e di 48 ore per chi si sottoporrà a test antigenico o molecolare con esito negativo. Attenzione però, perché chi lo falsifica rischia anche il carcere.
La certificazione verrà rilasciata dalla struttura presso la quale viene effettuata la vaccinazione, mentre per le persone guarite il certificato verrà rilasciato dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente o, per i non ricoverati, dai medici di base o per i bambini dai pediatri di libera scelta.
Il pass sarà valido per gli spostamenti in Italia e resterà in vigore fino all’attivazione della piattaforma europea, probabilmente intorno a metà luglio, quando sarà sostituito dal Digital Green Certificate.
Negata la richiesta della conferenza delle regioni di posticipare il coprifuoco di un’ora: nel nuovo decreto legge resta alle 22: il ministro Speranza ha confermato che in zona gialla, fino al primo giugno, i ristoranti potranno accogliere i clienti all’aperto sia a pranzo che a cena, ma solo fino alle 22. Nei ristoranti si potrà mangiare anche al chiuso solo dal primo giugno, ma solo fino alle 18.
Per quanto riguarda le scuole, invece, dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico anche in zona rossa dovranno essere garantite le attività in presenza tra il 50 e il 75% anche per gli alunni delle superiori, mentre nelle zone gialla e arancione, ad almeno il 60 e fino al 100% della popolazione studentesca.
Dal 15 maggio 2021, in zona gialla potranno restare aperti nel weekend i centri commerciali, mentre dal 1° luglio 2021 potranno svolgersi fiere, convegni e i congressi e potranno aprire i centri termali e i parchi tematici e di divertimento.
Dal 26 aprile poi in zona gialla riaprono al pubblico cinema e teatri, con posti a sedere preassegnati e rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro. 1.000 al massimo gli spettatori consentiti all’aperto e 500 al chiuso, ma sempre tenendo conto della capienza massima. Lo stesso criterio varrà per l’accesso agli stadi per gli eventi sportivi, ma solo a partire dal primo giugno.
Infine dal 26 aprile in zona gialla è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto, ma resta interdetto l’uso di spogliatoi e dal 15 maggio le attività delle piscine all’aperto. Dal 1° giugno invece in zona gialla potrà riprendere l’attività delle palestre.