È passata poco più di una settimana dalla scomparsa di Antonio Pettignano, docente di inglese al liceo “Sciascia-Fermi” di S.Agata di Militello. In tantissimi tra colleghi, alunni, amici e parenti, si sono uniti nel dolore per la perdita dell’amato professore ed è proprio per questo che la famiglia Pettignano ci tiene adesso a ringraziare, con un messaggio, tutti coloro i quali hanno dimostrato vicinanza e affetto in questo periodo difficile:
“Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che hanno manifestato il loro affetto nei confronti di Antonio con telefonate, e-mail e messaggi che gli hanno tenuto compagnia e l’hanno sostenuto in quel difficile momento. Le sue condizioni di salute non gli hanno consentito, purtroppo, di rispondere a tutti come avrebbe voluto, ma vorremmo che sapeste che quelle piccole-grandi attenzioni sono state estremamente importanti per lui durante il suo ultimo cammino.
Dal canto nostro, ci scusiamo sinceramente per non aver risposto a tutte le telefonate ricevute ma siamo sicuri che comprenderete quanto sia stato doloroso per noi questo periodo.
Nel pieno rispetto delle sue ultime volontà, la tumulazione si svolgerà nelle prossime settimane in cerimonia strettamente privata. Comprendendo quanto la sua perdita abbia colpito tutti, informiamo che le ceneri saranno poste nella tomba di famiglia, sita nel Cimitero Comunale di San Salvatore di Fitalia, e che potrete salutarlo, se e come vorrete, a partire dal 15 Maggio.
Pur lasciando tutti liberi di esprimere il loro saluto come meglio credano, vogliamo ricordare la possibilità di sostenere con una “Donazione in Memoria” una delle due associazioni sotto menzionate:
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La Fondazione AIRC – https://www.airc.it/sostienici/donazioni-in-memoria
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L’Associazione Luca Coscioni – https://www.associazionelucacoscioni.it/cosa-puoi-fare-tu/donazione-in-memoria
entrambe cause in cui Antonio credeva fermamente.
Chiusi nel nostro dolore e tenendo conto del complicato contesto sanitario, ringraziamo tutti ancora una volta per l’affetto dimostratoci e dispensiamo dalle visite.
La famiglia Pettignano”