venerdì, Novembre 22, 2024

Torrenova, il sindaco Castrovinci propone piani vaccinali anti-covid aziendali in collaborazione con ASP

Castrovinci

Un’intesa tra Asp di Messina e aziende locali per attivare quanto prima i piani di vaccinazione ai lavoratori.

Questo chiede il sindaco di Torrenova, Salvatore Castrovinci, con una nota inviata al commissario straordinario per l’emergenza coronavirus di Messina, Alberto Firenze e ad Edda Paino, dirigente del dipartimento di prevenzione.

Castrovinci fa riferimento al protocollo d’intesa siglato lo scorso 6 aprile, tra Governo nazionale, sindacati e imprese, che prevede la realizzazione di piani vaccinali aziendali, che consentiranno di attivare punti vaccinali straordinari per la vaccinazione anticovid-19 dei lavoratori all’interno delle imprese, che, però, non ha ancora trovato attuazione a livello locale.

Il primo cittadino di Torrenova, sul cui territorio hanno sede numerose aziende, alcune anche con strutture produttive di rilievo sia a livello nazionale, che internazionale e con l’impiego di una forza lavoro complessiva di circa 2.000 persone, provenienti dai comuni dell’hinterland, evidenzia, infatti, come i casi di positività via, via rilevati all’interno delle aziende locali, con l’avvio dei relativi protocolli, abbiano causato non solo un danno alle stesse imprese, costrette a sospendere o rallentare le attività produttive, ma, di riflesso, abbiano determinato ripercussioni economiche su tutto il comprensorio nebroideo.

Il protocollo nazionale prevede la possibilità per le aziende che aderiscono, di poter creare all’interno delle proprie strutture dei punti vaccinali, oppure d potersi avvalere di strutture private esterne, in possesso dei requisiti. Stante la presenza sul territorio dei punti vaccinali dell’Ospedale di S. Agata Militello e dell’Hub di Capo d’Orlando, Castrovinci propone di attivare un protocollo d’intesa con le strutture sanitarie pubbliche, già in grado di gestire in modo ottimale la somministrazione del farmaco, attraverso la fattiva collaborazione organizzativa con le imprese aderenti, a carico delle quali rimarrebbero i relativi costi, così come previsto dal protocollo nazionale.

 

 

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