La pandemia scatenata dal Covid-19 ha lasciato in secondo piano tante altre patologie e ha portato a trascurare soprattutto la prevenzione delle malattie cardiovascolari, con meno visite, screening, controlli.
Queste mancanze potrebbero essere pagare a caro prezzo nei prossimi anni, quando manifesteranno i loro effetti.
Le malattie cardiache rappresentano infatti la principale causa di morte in Italia, con 240mila decessi ogni anno e 7,5 milioni di persone coinvolte in problemi ad esse connessi.
I principali eventi cardiovascolari sono l’infarto, l’ictus e le vasculopatie. Ogni anno in Italia vi sono circa 150mila infarti, mentre oltre 1,5 milioni di ospedalizzazioni sono dovute a scompenso cardiaco.
Per questa ragione la SIPREC ha promosso e organizzato per il 13 maggio 2021 la prima Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare.
L’iniziativa mira ad accrescere la consapevolezza dell’importanza e dell’incidenza delle malattie cardiovascolari nelle vite dei singoli e nell’intera comunità.
Nel video l’intervista al Prof. Carlo Maria Barbagallo, Delegato SIPREC per la Regione Sicilia e Professore Associato di Medicina Interna, Responsabile della Unità semplice dipartimentale di medicina interna dislipidemie genetiche dell’Azienda Ospedaliera Universitaria policlinico di Palermo.