Una piaga rimasta irrisolta per oltre 100 anni. Un dramma sociale che ormai era diventato abitudinario.
Migliaia di nuclei familiari che oggi vivono in condizioni inumane, in aree degradate, potranno riavere la dignità che meritano. Stiamo parlando delle baraccopoli di Messina, il cui triste capitolo sembra avere finalmente una fine.
E’ arrivato ieri il sì del Senato, alla legge speciale sulla baraccopoli, inserita dal ministro per il Sud Mara Carfagna come emendamento al decreto Covid.
Il testo prevede uno stanziamento di 100 milioni di euro in tre anni (la prima quota da 75 milioni), la nomina del prefetto di Messina Cosima Di Stani quale commissario con poteri speciali e step precisi a partire dai prossimi mesi.
L’ultima tappa, affinché il testo entri definitivamente in vigore, è prevista la prossima settimana alla Camera.
L’accelerazione è giunta nei giorni scorsi, quando il Governo ha deciso di far suo il disegno di legge “RisanaMessina”, che ha visto confluire alla Camera dei Deputati le proposte di legge dei parlamentari Francesco D’Uva (M5S), Matilde Siracusano (FI) e Pietro Navarra (PD).