La Fornace di Patti Marina, sottoposta a vincolo dal lontano 1985, versa oggi in uno stato di grave degrado, abbandonata dal comune di Patti, dalla soprintendenza ai beni culturali di Messina e dall’assessorato regionale ai beni culturali.
La denuncia è di Italia Nostra Presidio Nebrodi, la Sezione Territoriale e il Consiglio Regionale in Sicilia a nome di Leandro Janni – presidente regionale Italia Nostra Regionale, Guglielmo Maneri – presidente territoriale Italia Nostra e Angela Pipitò responsabile presidio Nebrodi Italia Nostra; questa fornace è l’ultima testimonianza di archeologia industriale della più importante produzione ceramica della Sicilia nord-orientale nei secoli passati; soprattutto nel XVII e XVIII secolo, centinaia di migliaia di manufatti furono prodotti nelle fornaci di Patti Marina in Italia e in gran parte dei paesi che si affacciavano al Mediterraneo.
“Si è dovuto constatare con amarezza che, nonostante la petizione on line per il recupero della Fornace, lanciata sull’intero territorio nazionale da Italia Nostra abbia avuto uno straordinario successo raccogliendo oltre diecimila firme, poi inviate alla Regione, ancora oggi, a distanza di oltre quattro mesi dal crollo del muro esterno della fornace e del successivo sopralluogo degli enti competenti, hanno scritto ancora Janni, Maneri e Pipitò, non è giunta alcuna risposta da parte di chi è preposto alla salvaguardia e recupero del bene culturale. Continui sono stati i solleciti da parte di Italia Nostra, che ha fortemente sottolineato il valore identitario e l’importanza della conservazione di questa preziosa memoria storica.”
E ancora: “Nessun intervento di messa in sicurezza o di recupero è stato attuato dal proprietario del bene, che è tenuto a garantirne la conservazione, nonostante l’intimazione a procedere da parte del comune subito dopo il crollo.”
Italia Nostra ha evidenziato ancora cosa prevede la legge in questi casi; in caso di mancato intervento da parte del proprietario, si può imporre al proprietario gli interventi necessari per assicurare la conservazione del bene culturale o si può intervenire direttamente, per motivi di urgenza, provvedendo ad adottare le misure conservative necessarie. E’ inoltre prevista l’espropriazione dei beni culturali di proprietà privata per causa di pubblica utilità, quando l’espropriazione risponda ad un importante interesse a migliorare le condizioni di tutela ai fini della fruizione pubblica dei beni medesimi.
Nel ritenere incomprensibile il mancato intervento a tutt’oggi delle istituzioni preposte alla salvaguardia e al recupero di un bene culturale vincolato, quale è appunto la Fornace di Patti Marina, Italia Nostra si è detta pronta, nel caso del perdurare di tale situazione di indifferenza e di abbandono da parte di chi ha obblighi di conservazione e tutela del bene, interesserà la Procura della Repubblica per i provvedimenti che dovessero ritenersi necessari. Un incontro con la stampa sull’argomento sarà organizzato da Italia Nostra Presidio Nebrodi sabato 22 maggio, alle ore 17.00, presso l’antica Fornace di Patti Marina.