Avviato uno studio di una tecnologia per la produzione di biocombustibili avanzati. Questo è l’obiettivo di un accordo di collaborazione tra la Raffineria di Milazzo – in linea con gli obiettivi di sviluppo e di sostenibilità definiti congiuntamente con i propri azionisti, Eni e Kuwait Petroleum Italiana e la Direzione Ricerca e Innovazione Tecnologica di Eni.
L’iniziativa prevede la valorizzazione degli scarti della lavorazione degli agrumi in Sicilia per la produzione di bioetanolo avanzato attraverso lo sviluppo di un processo integrato con la filiera del territorio siciliano. Il cosiddetto “pastazzo”, sottoprodotto dell’industria alimentare costituito dagli scarti di limoni e arance sottoposti alla spremitura, è stato inserito tra le materie prime “Advanced”; potrà trasformarsi in etanolo, biocarburante avanzato che garantisce un risparmio delle emissioni di CO2 del 65% rispetto alla benzina di origine fossile. Inoltre può da subito essere utilizzato all’interno del ciclo di lavorazione della raffineria in sostituzione o a integrazione del bioetanolo attualmente approvvigionato.
L’utilizzo di bioetanolo prodotto da rifiuti e scarti come il “pastazzo” è un passo concreto verso l’economia circolare e la transizione energetica e può dare un significativo contributo per la decarbonizzazione del settore trasporti.