Il comune di Mazzarrà Sant’Andrea, confermando il mandato all’avvocato Oreste Puglisi, presenterà appello al Cga, per neutralizzare gli effetti della sentenza del Tar di Catania del 7 gennaio scorso e del decreto regionale del 16 ottobre 2019.
In forza di questi due provvedimenti, il comune dei vivai dovrà restituire circa 700 mila euro, somme anticipate dalla Regione per il prelievo e smaltimento del percolato dalla discarica di contrada Zuppà. La vicenda riguarda la discarica gestita dalla “Tirrenoambiente spa”; sin dai primi mesi del 2017 fu interessata da fenomeni di sversamento del percolato, ma sia la società come il comune comunicarono l’assenza di risorse finanziarie per far fronte allo sversamento del percolato.
Da qui la Regione, in varie tranche, stanziò i fondi necessari, diffidando il comune ad esercitare l’azione sostitutiva in danno del gestore inadempiente; il comune rispose di non essere in grado di eseguire l’azione sostitutiva in danno e la “Tirrenoambiente” ribadì l’esaurimento dei fondi regionali già stanziati ed il pericolo dell’aumento del percolato dovuto alle piogge invernali. L’amministrazione di Carmelo Pietrafitta ritiene che il decreto regionale abbia individuato in modo chiaro, quale proprietario dell’ex discarica, la “Tirrenoambiente spa” e che quindi la Regione non può rivalersi sul comune.
In primo grado il Tar di Catania ha disposto invece che a pagare deve provvedere il comune; l’ente, preannunciando a suo tempo di voler presentare appello al Cga, oltre a ribadire di non dover pagare l’ingente somma alla Regione, ha evidenziato di vantare oltre 20 milioni di euro dalla “Tirrenoambiente” e nonostante si trovasse in dissesto finanziario, di aver già anticipato per conto della società circa 60 mila euro.