Dovendo rispettare gli obblighi di legge e volendo garantire livelli soddisfacenti di erogazione dei servizi ai cittadini, si potrà approvare il bilancio di previsione 2021-2023, in fase di predisposizione, solo a seguito di pesanti tagli alla spesa corrente; in assenza di adeguate riforme normative, la condizione finanziaria del comune tenderà ad aggravarsi. Così ha scritto il commissario straordinario che regge il comune di Terme Vigliatore Carmelo Messina, prendendo atto che l’Anci Sicilia ha invitato i comuni ad evidenziare le difficoltà di ordine economico-finanziario e alla mobilitazione istituzionale.
Il commissario ha ricordato come negli ultimi dieci anni si sia assistito alla drastica riduzione dei trasferimenti nazionali e regionali; si è passati dagli 11,1 miliardi di risorse nazionali del 2008 a pressoché zero e da quasi un miliardo di risorse regionali per i soli comuni, ai 330 milioni di euro del 2021. Non restano che i tributi locali.
Come programmare il risanamento? Come assicurare gli equilibri di bilancio? Non dimenticando che in Sicilia si è progressivamente registrata un’impennata di comuni in dissesto, in predissesto e strutturalmente deficitari, con la contrazione delle risorse da destinare alla spesa sociale e agli altri servizi; sono a rischio a questo punto i livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto nei piccoli comuni.
E con la crisi pandemica, si è registrato anche un forte rallentamento nella riscossione dei crediti che costringe i comuni a ricorrere all’anticipazione di tesoreria maturando interessi passivi a carico del bilancio comunale. Tutti motivi per ribadire le criticità in cui si trovano i comuni e l’impossibilità non solo di programmare i bilanci, ma anche di assicurare i servizi; da qui l’adesione alla mobilitazione prevista dall’Anci.