venerdì, Novembre 22, 2024

Stop al “Cashback” dal 30 giugno, si allo sblocco dei licenziamenti

cashback

Il programma del Cashback di Stato finisce qui.  È stato deciso ieri, durante la riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi.

Quindi non ci sarà, almeno per ora, un secondo semestre del Cashback e l’operazione si fermerà alla scadenza del 30 giugno con il saldo delle somme accumulate con i pagamenti delle carte di debito e credito e con il «superpremio» da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori della «moneta elettronica».

Dal primo luglio dunque il programma portato avanti dal governo Conte verrà sospeso, con poche chance di venire ripreso in futuro. A quanto trapela da fonti di Palazzo Chigi, riporta l’ANSA, l’operazione Cashback non trovava il gradimento del Premier Mario Draghi.

Durante la stessa riunione si sono poste le basi per lo sblocco ai licenziamenti.

Ci sarà lo sblocco per i settori in ripresa, come industria manifatturiera ed edilizia, mentre lo stop con la cassa integrazione covid resterà fino al 31 ottobre per i comparti genericamente legati alla moda, come tessile, calzature, pelletteria. E anche per le aziende in stato di crisi (come quelle che hanno terminato gli ammortizzatori sociali), che potranno però richiedere allo stato 13 settimane di Cig straordinaria gratuita.

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