Il collegio giudicante del Tribunale di Barcellona, presieduto da Antonino Orifici, ha condannato Carmelo Tindaro Scordino a 18 anni di reclusione; è stato ritenuto colpevole di aver partecipato ad un’associazione di tipo mafioso, con l’aggravante, per un periodo, di essere ritenuto il capo. Altra condanna è stata emessa per Sergio Spada: 13 anni e 6 mesi di reclusione. Anche per lui è stata contestata la partecipazione ad un’associazione di tipo mafioso.
Il contesto è quello del controllo delle attività economiche a Terme Vigliatore, inserite nell’operazione antimafia “Gotha VII”. Pesanti erano state le richieste di condanna dei magistrati della procura distrettuale antimafia di Messina Francesco Massara e Fabrizio Monaco al termine delle discussioni finali; il verdetto dei giudici barcellonesi è giunto, dopo che, in dibattimento, sono state ascoltate anche le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e delle parti offese e si è discusso sulle intercettazioni telefoniche.
I legali della difesa, gli avvocati Gaetano Pino per Spada e Tino Celi per Scordino, hanno già preannunciato appello; avevano richiesto l’assoluzione dei loro assistiti, ritenendo non concordanti le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e non molto chiare le intercettazioni telefoniche.