Sia riattivato il servizio di sterilizzazione dei randagi nel territorio di Barcellona Pozzo di Gotto. Lo hanno chiesto i consiglieri comunali del gruppo “Città Aperta” Antonio Dario Mamì, Raffaella Campo e Gabriele Sidoti, inviando una diffida all’Asp di Messina.
L’ambulatorio veterinario di Via Sant’Andrea è stato chiuso sette anni fa poiché l’Asp lamentava l’inidoneità dei locali comunali. Dopo varie interlocuzioni, nel 2018, il comune di Barcellona allestì a proprie spese nuovi locali, ma paradossalmente il servizio fu sospeso dopo un solo giorno di attività.
Attraverso la diffida, inviata per conoscenza all’assessorato regionale alla salute e al sindaco di Barcellona Giuseppe Calabrò, i consiglieri del gruppo “Città Aperta” chiedono anche un incontro con i rappresentanti dell’Azienda per esaminare i diversi aspetti relativi ad un fenomeno che sul territorio ha raggiunto ormai livelli allarmanti, come testimoniano i continui ritrovamenti di cuccioli, presi in carico dai volontari ormai allo stremo.
Le istituzioni non possono più permettersi di ignorare il problema, perchè ci sono precisi obblighi di legge che devono essere rispettati, ha spiegato il consigliere Raffaella Campo; la Regione ha recentemente stanziato fondi ad hoc, all’Ars è stata istituita una “commissione randagismo”, eppure tutto è fermo. Anche l’Amministrazione comunale, interpellata con diverse interrogazioni, ha concluso la Campo, sembra non avere ben chiari i termini del problema, che ha pesanti ricadute economiche per il Comune, costretto ad intervenire a posteriori per provvedere alla cura, allo stallo e al sostentamento dei randagi.