È ormai diventata un caso la questione relativa alla verifica dell’identità dei possessori del Green pass: dopo giorni di dibattiti e lamentele da parte dei ristoratori e delle associazioni di categoria il Viminale ha diffuso una circolare secondo cui anche gli esercenti (ma sarà “discrezionale”) potranno chiedere l’esibizione di un documento di identità oltre all’utilizzo della app che scannerizza il Qr Code del certificato”. Ma solo nei casi in cui sia palese un tentativo di frode, ad esempio se la data di nascita riportata sul certificato non corrisponde evidentemente all’aspetto fisico di chi lo esibisce.
La circolare sottolinea anche come, nel caso in cui si accerti un’incongruenza di questo tipo, verrà multato solo il cliente (con sanzioni che vanno da 400 a 1.000 euro), a meno che non siano riscontrabili “palesi responsabilità anche a carico dell’esercente”.