venerdì, Novembre 22, 2024

Messina, quando la noia diventa arte. A San Saba decorata una panchina con materiale recuperato sulla spiaggia

panchina san saba soffli

Trasformare la noia in un momento di creatività collettiva, usando materiali trovati sulla spiaggia e il lavoro manuale, coinvolgendo i giovani di una piccola borgata marinara per portare colore dove prima c’era solo il grigio del cemento. Accade a San Saba, piccolo centro sul mare di poco più di 300 abitanti, nella VI circoscrizione di Messina, dove su iniziativa del messinese Andrea Soffli alcuni giovani hanno decorato con un mosaico una porzione del muretto che separa la strada dalla spiaggia.

“Che fai se c’è maestrale? Un mosaico su un muretto abbandonato vicino al mare. Resti di mattonelle modellate dal tempo e dal sale che dormivano tra i granelli di sabbia della spiaggia.” Scrive Andrea sulla sua pagina facebook, per spiegare come è nata l’idea che ha coinvolto i ragazzi e i bambini del borgo. “Come piccoli cadaveri riesumati da chi con cura li ha raccolti con manine delicate. Mattonelle provenienti chissà da dove che riunite insieme lasciano un messaggio ed un’immagine nel tempo. Chiaro esempio di come una popolazione partecipativa può fare molto di più di tante amministrazioni che nel tempo hanno lasciato un villaggio marinaro di Messina come quelle mattonelle rotte. Defunte e abbandonate.”

Andrea Soffli, messinese, 46 anni, una laurea in biologia di professione fa l’informatore scientifico ospedaliero, ma il suo pallino è l’arte, in particolare la scultura del legno e tutto ciò che implica manualità. A San Saba ci trascorre le vacanze con sua moglie e i suoi due bambini. Insieme ad Alessia Longo ed Alessio Zappia, ha iniziato tre giorni fa a raccogliere le mattonelle sulla spiaggia, di fatto ripulendola, che poi sono state incollate sul muretto, grazie anche al contributo economico degli abitanti del borgo. Un gesto che coniuga arte, ecologia e amore per il proprio territorio. Una piccola lezione di impegno e civiltà e su come, anche con poco, si possa rendere più accogliente e colorato un piccolo borgo come San Saba dove, da decenni, non si vedono interventi significativi di riqualificazione e ammodernamento.

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