venerdì, Novembre 22, 2024

Covid, nel messinese 2 morti in 24 ore. Numeri in salita a Gioiosa Marea

Tampone Coronavirus Covid (5)

La provincia di Messina registra 86 nuovi contagi da coronavirus, secondo il bollettino del Ministero della Salute di martedì 21 settembre. Sono 94 le persone ricoverate negli ospedali messinesi. Al Policlinico si contano 49 degenti covid, di cui 10 in rianimazione; 23 al Papardo, con 6 pazienti in terapia intensiva; 14 all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto e 8 al Piemonte. Ieri al Papardo è deceduto un 80enne, non vaccinato ed oggi si registra un’altra vittima, una donna di 82 anni. Una situazione che a grandi linee rispecchia l’andamento della curva epidemiologica regionale.

Per quanto riguarda i singoli comuni, Milazzo scende a quota 68 attuali contagiati, registrando un -14 dal report dello scorso 17 settembre. Fermo a 119 il numero degli gli attuali positivi a Barcellona Pozzo di Gotto, mentre scende la curva epidemiologica a Villafranca Tirrena, che passa da 22 a 7 positivi in una settimana.

Positivi al test molecolare due fratellini di Torrenova, che frequentano rispettivamente l’asilo nido e la scuola materna del piccolo comune tirrenico. Mentre la sezione dell’asilo frequentata dal più piccolo dei due era stata chiusa già lo scorso 19 settembre, ieri pomeriggio è scattato il protocollo di rito per la scuola materna di Serro Coniglio. Sono soltanto 3 i casi attualmente registrati nel comune.

Numeri in risalita invece a Gioiosa Marea dove sono attualmente 40 i cittadini positivi al covid-19. Scende, invece da 28 a 25 il numero dei contagiati a Capo d’Orlando, e da 42 a 17 quello delle persone in quarantena.

Con un video diffuso attraverso la pagina facebook del comune di Tortorici, la dottoressa Matilde Mulè, in rappresentanza della commissione prefettizia che regge le sorti del comune oricense, ha fatto appello ai cittadini a vaccinarsi. Nel comune dei Nebrodi, poco meno di 6.000 abitanti, con 16 casi accertati, la percentuale degli immunizzati si attesta intorno a quota 50%. Le fasce d’età che presentano numeri più bassi sono 12-18 e 40-60 anni. Una media troppo bassa, in considerazione dell’emergenza sanitaria ancora in atto.

 

 

 

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