A distanza di 17 anni si interviene alla necropoli ellenistica di Abakainon, in contrada Cardusa del comune montano di Tripi.
È stato il Parco archeologico di Tindari ad affidare i lavori di scavo e conservazione, nell’ambito di un progetto di salvaguardia e valorizzazione della Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina, diretta da Mirella Vinci.
I lavori, che si volgeranno nell’ambito del PO FESR 2014/2020, sono i primi nel sito dal lontano 2004, data dell’ultimo intervento.
“Gli interventi – evidenzia l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – mirano a restituire decoro e sicurezza ai luoghi per garantire le migliori condizioni di visita. Il mantenimento dei siti e le attività di valorizzazione, infatti, sono fra le priorità e le attività più impegnative con cui si confrontano i parchi archeologici, considerata l’ampiezza delle aree loro affidate”.
I lavori saranno effettuati dalla Ditta ISA Restauri srl di Mistretta, sotto la direzione di Carmelo Pino e del RUP Giuseppe Natoli. Gli interventi, che comprendono attività di indagine e scavo archeologico, prevedono la messa in sicurezza del versante Sud-Est del sito e la regimentazione delle acque piovane, che continuano a compromettere la stabilità delle strutture archeologiche. È prevista anche la realizzazione di una nuova copertura dell’area di scavo, di una più adeguata recinzione esterna, nonché la dotazione di un impianto di illuminazione e di videosorveglianza per garantire sicurezza ai luoghi. Saranno realizzate, inoltre, opere di restauro e ricostruzione (anastilosi) dei monumenti funerari.
“Tra le novità – spiega il Direttore del Parco Archeologico, Mimmo Targia – è prevista l’istallazione di un corpo di guardia, di vani adibiti a servizi, di passerelle interne per visitare il sito in sicurezza e di un apparato didattico per facilitare la comprensione e la conoscenza scientifica del sito”.
Il Sindaco del Comune di Tripi, Michele Lemmo, presente alla consegna dei lavori, insieme al responsabile dell’Ufficio tecnico del comune, Piero Furnari, si sono impegnati a provvedere all’illuminazione della stradella di accesso al sito e alla sua manutenzione.
In quest’ottica di collaborazione sarà possibile programmare un calendario di visite guidate “a cantiere aperto”, con le associazioni del territorio, quale l’Archeoclub di recente costituzione che con la loro attività faranno si che il bene culturale non resti appannaggio degli addetti ai lavori, ma diventi consapevolezza e patrimonio comune.