“Una decina di giorni fa, a causa di una finestra rimasta aperta, alcuni ragazzi sono entrati la sera nei locali della nostra scuola media. Hanno imbrattato le lavagne con scritte degne del loro livello di educazione, hanno scorrazzato in lungo e in largo per l’istituto, quindi, credendosi eredi di Diabolik, o pensando di essere furbi, sono usciti da dove erano rientrati con fare soddisfatto.” A raccontare quanto accaduto via social è il primo cittadino di Capri Leone, Filippo Borrello, che sembra intenzionato a non soprassedere sulla bravata di alcuni ragazzini, che pare siano studenti della stessa scuola.
“In realtà, come già successo qualche mese fa con altri ragazzi, le “bravate” presso le nostre scuole raramente rimangono impunite. C’è voluto qualche giorno, ma la nostra Polizia Municipale, con l’aiuto di immagini e testimonianze è riuscita ad individuare i giovani “incursori”. Si tratta di un gruppetto di 3 ragazzi di cui 2 balde signorine, che frequentano la stessa scuola. Ricordiamo che introdursi negli edifici pubblici durante gli orari di chiusura costituisce un reato […], pertanto ci sono i presupposti per agire legalmente contro i colpevoli, ma, poiché vogliamo ancora una volta comportarci da “padri di famiglia”, si è deciso che, se i ragazzi si presenteranno spontaneamente ammettendo le proprie colpe, potrebbero cavarsela con una diffida e con i provvedimenti disciplinari che la scuola riterrà di adottare.” ammonisce il sindaco Borrello. “Diversamente, se non coglieremo nemmeno la buona volontà di fare ammenda per la “sciocchezza” compiuta, avendo già in mano nomi e cognomi dei “poco furbetti”, procederemo per vie legali con le conseguenze del caso per i ragazzi e per le loro famiglie che, trattandosi di minorenni, ne sono responsabili.”