venerdì, Novembre 22, 2024

Ambiente, scuola e cultura, questi i temi di tre progetti da realizzare a Patti con i percettori del reddito di cittadinanza

Patti Comune

Dal lavoro del distretto sanitario D30 è stato avviato l’iter per impegnare i lavoratori che percepiscono il reddito di cittadinanza nei quattordici comuni dell’ente. Sotto il coordinamento del vice segretario comunale di Patti Marcella Gregorio e della presidenza del sindaco di Patti Gianluca Bonsignore, a Patti saranno avviati tre progetti: “Curiamo la nostra Città”, “A scuola insieme è più bello” e infine  “Dedichiamoci alla cultura”.

“Curiamo la nostra città” si riferisce alle aree interne ed esterne del territorio comunale e durerà un anno. I  beneficiari del reddito di cittadinanza inseriti nei Puc – sono 50 unità – 25che hanno aderito al Patto di inclusione e 25 al Patto per il lavoro – affiancati dal personale del comune, dovranno  svolgere la pulizia sia degli spazi interni che esterni di  tutti gli edifici di proprietà o in concessione al comune e cura delle aree verdi dislocate sul territorio comunale. Tra le aree esterne ci sono cimiteri, marciapiedi, ville, piazze, parchi gioco comunali, spazi verdi degli asili e delle scuole, poi le spiagge, il litorale, il lungomare, le aree pedonali ed il centro storico. Potranno inoltre essere eseguiti piccole riparazioni di guasti  di impianti elettrici e idraulici presso le strutture comunali.

Anche Il progetto “A scuola insieme è più bello” durerà un anno e i lavoratori – 30 unità – 15 che hanno aderito al Patto di inclusione e 15 al Patto per il lavoro – saranno di supporto sullo scuolabus e alla mensa.

Durerà invece tutto l’anno “Dedichiamoci alla cultura”; riguarda 40 unità 20 che hanno aderito al patto di inclusione e 20 al patto per il lavoro – dovranno operare  nell’archivio generale e nelle biblioteche, occupandosi della pulizia,  riordino e riorganizzazione degli spazi, prestare servizio in occasione degli eventi culturali organizzati dall’Amministrazione sul territorio  comunale  nelle  aree  stabilite.

Facebook
Twitter
WhatsApp