Mancava l’atto amministrativo sulla limitazione della velocità sulla scorrimento veloce Patti-San Piero Patti. Da qui i tre verbali irrorati dalla Polizia Provinciale sono stati giudicati illegittimi e annullati.
Così ha disposto il giudice di pace di Patti Giovanni Piccolo, che ha accolto tre ricorsi presentati da tre automobilisti, difesi dagli avvocati Marco Oreste Stefano e Annalisa Salpietro Damiano. Erano stati multati dalla Polizia Metropolitana sulla scorrimento veloce -187 euro e decurtazione di tre punti della patente; il tratto in contestazione è di un centinaio di metri, rettilineo, dove è apposto il limite di 50 chilometri orari.
I legali della difesa hanno eccepito l’illegittimità dei verbali, perchè la segnaletica presente, oltre ad essere ambigua, è stata installata senza l’adozione di alcun provvedimento amministrativo da parte della Città Metropolitana. In assenza di esso, il verbale era illegittimo. E così ha deciso il giudice di pace di Patti, accogliendo le richieste degli avvocati Stefano e Salpietro Damiano; da queste sentenze è emerso chiaramente che la strada a scorrimento veloce Patti-San Piero Patti è una strada extraurbana secondaria, il cui limite previsto dal codice della strada è di 90 chilometri orari.
Nel caso il limite fosse stato ridotto a 50 chilometri orari, in una strada caratterizzata in gran parte da rettilineo, avrebbe dovuto essere formalmente motivato, con un provvedimento che non è stato mai emesso. Da qui il giudice di pace ha dichiarato l’illegittimità dei verbali della Polizia Metropolitana e li ha di conseguenza annullati.