L’incidenza nella settimana tra l’8 e il 14 novembre, pari a 71,08 su 100.000 abitanti, conferma la tendenza verso l’alto della curva epidemica in Sicilia, con 439 nuovi casi in più rispetto ai 7 giorni precedenti.
Nella settimana in esame il rischio più elevato rispetto alla media regionale, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si registra nelle province di Messina (con 106,7 nuovi casi su 100.000 abitanti), Catania (con 105) e Siracusa (all’87,2).
Tra le fasce di età l’incidenza più alta si registra nei bambini tra i 6 e i 10 anni (281 casi) e tra 11 e 13 anni (157).
Tra i comuni in cui l’incidenza ha superato i 250 casi per 100.000 abitanti nella provincia di Messina ci sono Torrenova, Frazzanò, Monforte San Giorgio, Floresta, Alcara Li Fusi, Mistretta, Spadafora, Gualtieri Sicaminò, Torregrotta e Reitano.
Nonostante il rialzo dei nuovi casi si mantiene limitato l’incremento di nuove ospedalizzazioni con prevalenza di occupazione dei posti letto ancora contenuta. Del totale degli ospedalizzati l’87% non è vaccinato o non ha ancora completato il ciclo di vaccinazione, mentre resta stabile la letalità.
Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, invece, negli ultimi sette giorni si è registrata una flessione del 4,6% delle prime dosi somministrate, mentre al 17 novembre l’81,6% del target regionale ha ricevuto almeno una dose, mentre gli immunizzati sono al 79%. 160mila, invece, le persone che hanno ricevuto la dose booster.
Nell’attuale fase epidemica, ribadisce il Dasoe, occorre accelerare al massimo la somministrazione della dose booster nei soggetti vaccinati da più di 6 mesi, a partire dalle persone anziane, dai vulnerabili e dal personale sanitario, maggiormente esposto al rischio di infezione.