C’è anche il sito della discarica dismessa di contrada Zuppà di Mazzarrà Sant’Andrea tra quelli che saranno bonificati grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in provincia di Messina.
Sono otto i siti che saranno bonificati; oltre quello mazzarrese anche quelli della discarica dismessa di contrada Formaggiara di Tripi e di contrada San Giuseppe di Merì, in avanti dell’area produttiva industriale dismessa in Zona Falcata del Porto di Messina, dell’area produttiva industriale dismessa in contrada Pistunina – Villaggio Tremestieri e quello della discarica dismessa per rifiuti Vallone Guidari tutti e tre di Messina e infine quelli delle discariche dismesse in località Piano Ciaddo di Nizza di Sicilia e di contrada Torrente Abramo di Santa Teresa di Riva.
“Un risultato raggiunto attraverso il lavoro messo in campo dalla sottosegretaria alla transizione ecologica Ilaria Fontana che ha seguito l’iter del decreto e l’assegnazione di questi fondi per i diversi territori, portando a compimento quanto intrapreso dal ministro Sergio Costa, hanno sostenuto i parlamentari messinesi del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Barbara Floridia e Antonella Papiro; saranno stanziati 500 milioni di euro, cui vanno aggiunti i 106 milioni di euro già messi a disposizione nel dicembre 2020, per un totale di 606 milioni di euro; così si potrà ridare dignità a luoghi deturpati, rilanciando l’economia e l’occupazione.”
“I siti orfani – hanno spiegato i parlamentari- sono considerati quelle aree ex industriali contaminate, la cui responsabilità dell’inquinamento ormai non è più attribuibile a nessuno. Parliamo, nello specifico di discariche abusive, interramenti illeciti, utilizzo di compost non a norma su terreni agricoli anziché in impianti idonei al suo smaltimento. In Italia ce ne sono 270. Di questi 8 sono tra Messina e provincia”.
“La tutela dell’ambiente è sempre stata una delle stelle che ha guidato il cammino del MoVimento 5 Stelle. Oggi, anche grazie alle risorse del PNRR, facciamo un passo in più avviando la transizione ecologica nel segno della sostenibilità e dell’innovazione. Dopo anni di immobilismo, hanno concluso i rappresentanti del MoVimento 5 Stelle, diamo finalmente a questi siti la possibilità di rifiorire”.