Ulteriori crolli, causati dalle ultime mareggiate, hanno interessato la strada di Tavola Grande, nel comune di Capo d’Orlando.
La denuncia arriva da Legambiente, che sulla pagina Facebook “Erosione Spiagge” attacca la scelta di continuare ad investire fondi nel ripristino dell’infrastruttura più volte danneggiata anche in passato. Di seguito la nota.
“Da più di vent’anni che LEGAMBIENTE invita le amministrazioni comunali che si sono succedute a spostare a monte la strada e la condotta fognaria cosa che è possibile fare con poche centinaia di miglia di euro. Ormai non si sa più quanti milioni di euro sono stati spesi negli ultimi due lustri per riparare questo breve tratto di strada e la sottostante condotta fognaria. Per un lungo periodo avevamo tenuto i conti con le ordinanze sindacali e la cifra sfiorava i 7 milioni di euro. L’ultima volta il Comune di Capo d’Orlando per pagare i lavori, oltre ai soldi cash per oltre 1 milione e 500 mila euro (cash per modo di dire, nei fatti debiti spalmati per gli anni avvenire), ha dovuto vendere anche l’immobile dell’ex EAS (Ente acquedotto siciliano) posto sulla salita per il Monte della Madonna.
Nel 2006 questa sollecitazione era venuta anche dall’allora Capo nazionale del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che aveva invitato il Comune a delocalizzare la strada e la condotta fognaria, ma ciò non avvenne.
Purtroppo, a questo punto dobbiamo prendere atto, sono prevalsi gli interessi di poche persone su quelli della collettività. Con la scusa che passa la condotta fognaria e con la necessità di ricostruirla ogni volta che viene danneggiata, si sono spesi una montagna di soldi. Come se non bastasse per consolidare lo status quo, si è realizzata sui quei terreni a rischio anche l’elipista della protezione civile regionale a ridosso del mare e addirittura stipulato un mutuo di circa 500mila euro (altri debiti) per acquistare il terreno (l’ex discarica) a spese dei contribuenti.”