L’Amministrazione comunale di Capo d’Orlando istituisce la delega alla next generation per intercettare i fondi del recovery plan. Il Sindaco Franco Ingrilli ha, infatti, concesso al consigliere comunale di maggioranza Massimo Reale la delega per il coordinamento politiche e investimenti per Transizione Ecologica, Innovazione Digitale e Inclusione Sociale.
Un primo passo per costituire, dopo il Piano Nazionale e Regionale, il Piano comunale di Ripresa e Resilienza.
Il consigliere comunale Reale, che opererà in sinergia con il Sindaco, gli altri componenti della Giunta ed uno staff di professionisti, avrà il compito di intercettare i fondi del “Recovery Plan”, attraverso bandi o prestiti, e presentare progettualità (entro il 2023) per impegnare i fondi, che dovranno essere spesi entro il 2026.
Il Comune di Capo d’Orlando, studiando i temi previsti dalle missioni del Next Generation EU come Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e cultura, rivoluzione verde e transizione ecologica, Infrastrutture per una mobilità sostenibile, Istruzione e ricerca, Inclusione e coesione, costituirà un Piano di Ripresa mappando i progetti in essere – schedando stato di avanzamento, finanziamenti mancanti e opere – e quelli che si intendono avviare.
“Ringrazio il sindaco per la fiducia e per questa nuova opportunità – dichiara il consigliere comunale Massimo Reale – il nostro compito ora è quello di potenziare il percorso di sostenibilità. Sarà un impegno di gruppo che coinvolgerà tutta l’Amministrazione, la Giunta, il Consiglio comunale e più in generale tutti gli orlandinie chi vuole fare impresa nella nostra città. Chiameremo in causa la più ampia platea possibile, perché il tema del nostro futuro, che vogliamo migliore del presente, è di tutti”.
«Il lavoro che tenteremo di svolgere sarà indirizzato non solo alla valutazione dei progetti in essere ma anche ad avviarne di nuovi – continua Massimo Reale –i fondi del recoveryplan non solo devono essere intercettati dal Comune ma anche spesi per iniziative efficaci, in grado di diventare modelli a livello nazionale nel processo di ripartenza». «Dobbiamo iniziare a pensare alla Next Generation, intesa non solo come futuro ma anche come ripresa in senso stretto con iniziative in grado di incidere veramente sul benessere dei cittadini e delle imprese, chiamate a rialzarsi dopo l’emergenza pandemica».