E’ di un morto ed un ferito grave il bilancio della terribile domenica di sangue del 2 gennaio a Messina. Intorno alle 14.30, in via Edoardo Morabito nel popolare quartiere di Camàro, diversi colpi di pistola sono stati esplosi contro Giovanni Portogallo, 31anni, già noto alle forze dell’ordine e Giuseppe Cannavò 35 anni. I due sarebbero stati affiancati da due persone a bordo di un ciclomotore, mentre stavano raggiungendo a piedi il loro scooter. Il passeggero avrebbe iniziato a sparare. Le due vittime, forse già ferite, avrebbero tentato la fuga, ma sono state raggiunte dai killer. Portogallo è stato freddato. 4 i colpi di pistola che lo hanno colpito. Mentre Cannavò è stato ferito gravemente. Un colpo lo avrebbe raggiunto al collo. Trasportato d’urgenza la Piemonte, è stato poi trasferito al Policlinico dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Le sue condizioni sono gravi, ma sarebbe fuori pericolo. Giovanni Portogallo lascia la moglie e due figli piccoli, di cui uno di pochi mesi.
I carabinieri del comando provinciale di Messina hanno da subito avviato serratissime indagini su quella che ha tutte le caratteristiche di una vera e propria esecuzione. Contro le due vittime sarebbero almeno una decina i colpi di pistola sparati. Gli inquirenti ieri sera hanno interrogato moltissime persone, tra cui i familiari della vittima ed i residenti della zona. Un primo sospettato, individuato dalle forze dell’ordine, è stato fermato ieri sera e poi rilasciato. Un altro sospettato, invece, che vive nei pressi del luogo dell’agguato, sarebbe al momento irreperibili e i carabinieri lo starebbero cercando. Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Città dello Stretto, guidata da Maurizio De Lucia, al momento non escludono alcuna pista, ma sembra privilegiata l’ipotesi di un regolamento di conti nell’ambito dello spaccio di droga.