Hanno le ore contate le varie ordinanze sindacali che disponevano la chiusura delle scuole: ieri, infatti, il Presidente della Regione Musumeci ha abrogato l’articolo 2 dell’ordinanza del 7 gennaio, che concedeva ai sindaci dei comuni in zona arancione la possibilità di sospendere le attività in presenza e attivare la Didattica a distanza.
A partire da oggi, 19 gennaio, i sindaci in zona arancione non potranno più disporre le chiusure, ma rimangano ancora valide le ordinanze dei giorni scorsi che non sono state impugnate o revocate dagli stessi primi cittadini.
Erano stati moltissimi i sindaci, anche di città capoluogo, a chiudere le scuole provocando ricorsi al Tar e sospensioni delle ordinanze con effetto immediato (ultima quella del comune di Patti). Resta valida la norma nazionale, che concede deroghe alla presenza a scuola solo in zona rossa.
Tra i pochi a revocare l’ordinanza di chiusura, finora, il sindaco di Santo Stefano di Camastra Francesco Re, che ha disposto la sanificazione dei locali scolastici ed il ritorno a scuola domani, 20 gennaio. Revoca anche a Castell’Umberto, dove le operazioni di sanificazione dureranno due giorni e si tornerà tra i banchi sabato 22.
Torneranno in classe domani anche gli studenti di Sant’Agata Militello, Torrenova e Caronia, dopo gli screening sulla popolazione scolastica, mentre restano in Dad fino al termine della settimana gli alunni di Barcellona Pozzo di Gotto, Terme Vigliatore, Merì, Castroreale, Rodì Milici, Librizzi, Naso e Capri Leone.
A restare in piedi anche le ordinanze dei sindaci di Novara di Sicilia e Furnari, che hanno programmato il ritorno tra i banchi per giovedì 27 gennaio, solo al termine della zona arancione, ma staremo a vedere se le varie ordinanze verranno impugnate o revocate nelle prossime ore.