Chi è Salvatore Battaglia? Salvo Battaglia è un appassionato e amante della musica, padre di due splendidi figli e marito. Si diploma all’ITIS di Milazzo tanti ma tanti anni fa. Inizia a lavorare, mentre frequentava la scuola, a Stromboli, prima come cameriere ma subito dopo viene attratto dalla consolle di una discoteca del posto e per altri anni continua come DJ. Nel frattempo inizia anche l’amore per la radio tanto che mentre era a lezione, usciva spesso dall’aula per andare a fare la trasmissione a Radio Milazzo International che all’epoca si trovava di fronte all’Istituto, tenendo d’occhio dalla finestra della radio i compagni che lo informavano se il Prof lo cercava oppure se poteva continuare a trasmettere. A 18 anni apre un ristorante e lo gestisce per alcuni anni, ma l’attrazione per la musica e tutto quello che la circonda era talmente grande che nei primi anni ’80 apre una sua Agenzia di Moda e Spettacolo organizzando varie manifestazioni e soprattutto sfilate di Alta Moda Sposa per una nota azienda nazionale in tutta la Sicilia. Nello stesso periodo apre il primo negozio di dischi e articoli per DJ, il famoso “Lumiere” e da subito diventa punto di riferimento della provincia per DJ e amanti della musica. Organizza e noleggia attrezzature per spettacoli tra cui i primi se non il primo palco modulare per grandi spettacoli e nello stesso periodo colloca un gigantesco pannello a led luminoso nel centro di Milazzo, era il primo cartellone a led in Sicilia. Negli anni acquisisce esperienze e aumenta la passione per il mondo della musica e diventa promoter e manager di alcuni Artisti nazionali dell’epoca sino ad essere accreditato nelle più grandi manifestazioni musicali italiane: Sanremo, 1°Maggio Roma, Wind Music Award, Medimex Taranto, Cinzella Festival, MEI Faenza, Cantagiro…di quest’ultimo ne diventa anche il referente nazionale. In tutti questi anni ha sempre avuto un pallino fisso, quello per la musica emergente e indipendente, tanto da ideare, organizzare e portare per le piazze siciliane un Contest tutto suo: il Music Indie Contest e uno spazio/format radiofonico e ultimamente in streaming, dedicato completamente alla musica Emergente, “Star…e In Radio”. Oggi collabora con testate giornalistiche musicali e grandi associazioni nazionali che si occupano di diritti degli Artisti e della Musica, e corona il suo sogno entrando a far parte di un’etichetta discografica, la Robin Hood Records Italia.
Quali sono i tuoi ricordi dei tuoi primi 10 anni e quali sono stati i tuoi giochi? Essendo figlio unico, spesso mi ritrovavo da solo, nella mia cameretta, e qui fantasticavo scrivendo, con una vecchia Olivetti Lettera, sceneggiature, mai terminate, piuttosto che testi teatrali, anche questi mai portati a compimento. Tiravo qualche calcio al pallone, come tutti, davanti casa con i miei coetanei, ma non vedevo l’ora di tornare a casa e mettermi davanti alla mia radio regalatami dai miei genitori, e registrare canzoni sulle cassettine dell’epoca, e parole come se stessi facendo una trasmissione. Avevo una collezione di figurine di cantanti e cominciavo a sapere qualcosa in più su quelle persone che apparivano come supereroi.
Cosa faresti per un mondo migliore? Sogno di poter vivere, un giorno, in un mondo fatto principalmente di cultura, la musica in primis, perché sono stato da sempre fermamente convinto che solo la bellezza dell’anima può salvare questo nostro mondo troppo bistrattato e violentato dai suoi stessi abitanti.
Quali sono i tuoi hobby e le tue grandi passioni? In effetti non ho un hobby definito e inteso come tale, ma passioni, tante passioni. La prima è la musica e poi le auto, ne ho avute molte (con tanti dolori). Addirittura c’è stata una parentesi nella mia vita dedicata a loro completamente quando ho lavorato per 4 anni per un noto marchio automobilistico tedesco. Ma anche la tecnologia è stata sempre una mia passione, vorrei possedere tutte le diavolerie elettroniche possibili e immaginabili.
Che cos’è per te l’amicizia e la famiglia? Beh…L’amicizia e la famiglia sono due pietre miliari e insostituibili nella mia vita e credo dovrebbero esserlo nella vita di tutti. Anche se conosco migliaia e migliaia di persone, non ho molti amici intesi come tali cioè veri, proprio perché credo molto nell’amicizia e quindi il cerchio si restringe di molto. La famiglia poi è stata ed è molto importante per me, mi ha sempre sostenuto ed aiutato specialmente nei momenti difficili e bui, e questo è molto importante per chi come me non ha delle sicurezze economiche e quindi avere il sostegno delle persone con cui condividi tutti i giorni della tua vita, diventa fondamentale.
Che rapporto hai con gli animali? Gli Animali, anime belle e pure, ma anche sincere nel darti tutto l’amore possibile e incondizionato. Ho un rapporto fantastico in quanto curo e amo 3 meravigliosi cagnolini. Credo che tutti noi dovremmo averne almeno uno, perché è da loro che apprendiamo cosa è l’amore.
C’è qualcosa che hai fatto che ricordi spesso? In effetti ci sono molte cose che ricordo con piacere, ma una in particolare è l’aver messo in piedi uno spettacolo per la prima volta in un teatro tenda montato nella provincia di Messina. Fù una grande sfida specialmente con le istituzioni in quanto non sapevano come giustificare il montaggio e la permanenza di una struttura simile senza averne esperienza. Ma alla fine dopo mille peripezie, riuscimmo nell’intento è fu una grande festa.
Se non avessi fatto lo speaker cosa avresti fatto? In verità non me lo sono mai chiesto perché non riesco ad immaginare la mia vita lontano dal mondo musicale, ma se proprio devo pensare e immaginare, credo che avrei vissuto intorno ai motori, alle auto in particolare.
Qual’è il tuo motto? Crederci sempre e non mollare mai, prima o poi i sogni si avverano se lo vuoi davvero.
Aggiungi qualcosa che non hai detto in questa intervista Mi ci vorrebbero ancora una decina di pagine per aggiungere qualcosa non detta, magari lo farò prima o poi, sto scrivendo degli appunti e mi piacerebbe un giorno rileggerli rilegati in un libro. Uno di quelli che da bambino non ho mai portato a termine…chissà.