sabato, Novembre 23, 2024

Tortorici, la preparazione della pasta reale e l’obiettivo comune di valorizzare questo dolce unico

servizio tortorici pasta reale

Una ricetta antica, di fatto un segreto, che si tramanda di padre in figlio e che pochi pasticceri e massaie ancora conoscono e custodiscono. Per capire come si fa la pasta reale, squisitezza antica a base di zucchero e farina rigorosamente di sole nocciole dei Nebrodi, che diventerà presidio Slow Food, siamo andati fino Tortorici, all’interno della pasticceria di una dei quattro pasticceri che hanno aderito all’iniziativa.

La produzione del dolce tipico del comune dei Nebrodi, dovrà rispettare regole e soprattutto materie prime precise. Manca infatti solo una firma e il prodotto sarà tutelato attraverso un disciplinare, già stilato, che sarà per i golosi e gli intenditori garanzia di qualità e provenienza degli ingredienti e della loro lavorazione.

Se ciascun artigiano segue le sue regole e i suoi segreti, che ovviamente non ci sono stati svelati, per realizzare la pasta reale, i pasticceri oricensi su una cosa sono tutti d’accordo: il rigoroso uso della nocciola dei Nebrodi come materia base, e la tutela e la promozione di un dolce tanto particolare, da rappresentare un unicum nel panorama gastronomico locale e siciliano che, proprio per questo, va protetto con il disciplinare e valorizzato attraverso le attività di promozione e salvaguardia previste da Slow Food.

Un risultato reso possibile innanzitutto grazie all’impegno dei produttori, dell’assessore all’agricoltura Toni Scilla e della deputata all’Ars Bernardette Grasso, che ha sempre puntato alla valorizzazione della nocciola dei Nebrodi.

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