Nulla cambia nell’aggiudicazione della gara del progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area archeologica e dell’antiquarium di Tindari. Così hanno deciso i giudici della prima sezione del Tar di Catania, confermando di fatto la titolarità alla “Urban Future Organization srl.
Il ricorso era stato presentato da “Progetto Cmr Engineering Integrated Service srl”, rappresentato dagli avvocati Arturo Merlo ed Enrico T. Panero, contro il dipartimento regionale dell’ambiente e la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina e nei confronti di “Urban Future Organization srl”, rappresentato dagli avvocati Giuseppe Lo Presti ed Antonio Sottile.
Era stato chiesto tra gli altri l’annullamento degli atti riguardanti l’ammissione alla gara e l’aggiudicazione alla “Urban Future Organization srl”. Nella Gurs numero 39 del 25 settembre 2020, la Soprintendenza aveva indetto la procedura aperta per un concorso di progettazione in due fasi denominato “Progetto di Riqualificazione e Valorizzazione dell’Area Archeologica e Antiquarium di Tindari” alla quale parteciparono, tra gli altri, i progettisti ricorrenti, piazzatisi al secondo posto e quelli aggiudicatari.
I ricorrenti hanno contestato la mancanza di un requisito di partecipazione degli aggiudicatari chiedendo la revoca dell’aggiudicazione provvisoria e lo scorrimento a favore del secondo classificato. Giunti all’aggiudicazione definitiva, fu presentato il ricorso al Tar di Catania.
La Soprintendenza si è costituita in giudizio, eccependo la tardività del ricorso e la fondatezza dei motivi su cui poggiava la contestazione. Anche i progettisti aggiudicatari costituitisi in giudizio, hanno eccepito l’irricevibilità del ricorso per tardività e chiesto pure il rigetto del ricorso, evidenziando di essere in possesso dei requisiti previsti dal bando.
Per i giudici del Tar il ricorso è infondato e le censure evidenziate dai ricorrenti destituite di fondamento. Da qui è stata confermata l’aggiudicazione alla “Urban Future Organization srl” sul progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area archeologica e dell’antiquarium di Tindari.