Via libera, dopo quasi venti anni, all’aggiornamento della classificazione sismica per alcuni Comuni siciliani. Lo ha deciso il governo Musumeci che ha accolto la proposta del dipartimento regionale della Protezione civile. Adesso, per l’approvazione di progetti in zona sismica, gli uffici provinciali del Genio civile dovranno seguire le nuove regole e, in molti Comuni, i progetti dovranno rispondere a norme più severe che garantiscano maggiore sicurezza.
«La nuova classificazione – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – è il frutto del lavoro di un Tavolo tecnico che ha visto la partecipazione, oltre ai dirigenti degli uffici del Genio civile dell’Isola, anche dei rappresentanti degli Ordini professionali, delle Università, dell’Invg e dell’Anci Sicilia, che ringrazio tutti per il qualificato impegno. E assicurerà una maggiore protezione dal rischio sismico del territorio. Tra le altre cose sarà possibile l’applicazione delle agevolazioni fiscali previste dal “Sisma Bonus” e “Super bonus” in maniera conforme a ciò che avviene nel resto del Paese e, nello specifico, anche in diversi Comuni delle province di Agrigento e Caltanissetta che risultavano tagliati fuori dai benefici fiscali».
L’attuale quadro normativo consente, infatti, l’accesso alle detrazioni fiscali del Sisma Bonus nelle zone sismiche classificate come 1, 2 e 3 escludendo la zona sismica 4. L’iniziativa ha preso le mosse a seguito di alcune segnalazioni pervenute nel corso del 2021 da parte dell’Ordine degli ingegneri della Sicilia, nonché da vari Comuni dell’Agrigentino e del Nisseno.
«Nello specifico – spiega il dirigente generale della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina – si è subito evidenziata un’incongruenza tra la classificazione sismica nazionale e quella vigente nel territorio dell’Isola. Il dipartimento, dopo le segnalazioni, ha avviato le verifiche e i necessari riscontri tecnici per arrivare in tempi ragionevolmente brevi alla proposta di aggiornamento della classificazione sismica regionale il cui iter si sta concludendo in queste ore».
L’aggiornamento della classificazione, che entrerà in vigore dalla data di pubblicazione del Piano sulla Gazzetta ufficiale della Regione, si articola così: i Comuni in “zona sismica 1” passano da 27 a 53; in “zona sismica 2” passano da 329 a 306; in “zona sismica 3” da 5 a 31; in “zona sismica 4” da 29 a 1. Nell’aggiornamento entra anche il Comune (di recente costituzione) di Misiliscemi, in provincia di Trapani.
I comuni del messinese che hanno la massima classificazione di rischio, quello di “zona sismica 1”, sono 17: si tratta di Alì Terme, Alì, Fiumedinisi, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Messina, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Rometta, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Saponara, Savoca, Scaletta Zanclea e Villafranca Tirrena.