sabato, Novembre 23, 2024

Barcellona PG, favoreggiamento della permanenza illegale in Italia di extracomunitari. 12 misure cautelari eseguite

commissariato-ps-Barcellona

Ci sono imprenditori, datori di lavoro, intermediari e persino il gestore di un patronato tra le 12 persone raggiunte da un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Barcellona PG ed eseguita all’alba di oggi dai Poliziotti del Commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto, coordinati dal Vice Questore aggiunto Antonio Rugolo e supportati della Squadra Mobile di Messina. 4 sono finite in carcere, 4 agli arresti domiciliari, mentre per altri 4 è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Sono indagate a vario titolo per aver violato le norme che regolano il soggiorno in Italia di cittadini stranieri e di averne favorito illegalmente la permanenza, traendone ingiusto profitto e approfittando della loro pozione di irregolarità.

Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura barcellonese guidata da Emanuele Crescenti, hanno preso spunto da controlli di routine per il rilascio dei permessi di soggiorno ai cittadini extracomunitari che ne facevano richiesta al commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto e coprono il periodo che va da giugno 2020 ad oggi.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe esistito un articolato e ben rodato sistema, basato su schemi predefiniti, ripetuti in più occasioni. Incongruenze evidenti, infatti, sarebbero state rilevate tra quanto dichiarato dai cittadini extracomunitari e la realtà dei fatti che evidenzierebbe l’uso di documentazione falsa attestante contratti di lavoro, buste paga, contributi previdenziali e attestazioni di residenza dei diretti interessati. Molti i casi in cui le dichiarazioni di ospitalità provenivano dalla stessa persona e nello stesso immobile, dove, però, il cittadino straniero non sarebbe mai stato. A supporto delle ipotesi accusatorie intercettazioni ambientali e analisi del traffico telefonico.

 

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