L’Italia spinge verso il ritorno alla normalità: il Consiglio dei ministri ieri ha approvato il decreto sulle riaperture che traccia la roadmap del post pandemia. Provvedimenti importanti che eliminano gradualmente le restrizioni che hanno limitato i comportamenti degli italiani. “Grazie al vaccino sono stati evitati quasi 80mila decessi nel solo 2021”, ha detto Draghi, sottolineando i successi ottenuti dal Green pass.
Il 31 marzo, con la cessazione dello stato di emergenza, si scioglierà il Comitato tecnico scientifico e decadrà dall’incarico di Commissario Straordinario il generale Figliuolo: è stato il Ministro Speranza a spiegare quali saranno le fasi i superamento delle restrizioni.
Dal primo aprile dunque stop al sistema dei colori delle regioni ed alla quarantena da contatto, anche per i non vaccinati (prima l’autosorveglianza riguardava solo chi era immunizzato contro il Covid): misura che influenzerà anche le attività scolastiche, perché andrà in Dad solo chi è positivo al Covid.
Resterà vigente l’obbligo vaccinale per gli over 50 e per i lavoratori della scuola e delle forze dell’ordine, ma dal primo aprile saranno sospesi dal lavoro solo i lavoratori della sanità non vaccinati: per le altre categorie sui luoghi di lavoro fino al 30 aprile sarà richiesto solo il certificato base.
Dal primo aprile il Green pass rafforzato servirà per sedersi nei tavoli al chiuso di bar e ristoranti, mentre non servirà all’aperto e nemmeno per l’accesso negli hotel.
Sempre dal primo aprile non sarà richiesto sui mezzi di trasporto pubblico locale, ma rimarrà sui mezzi a lunga percorrenza, così come resterà ancora fino al 30 aprile l’obbligo di mascherina nei luoghi dove attualemente è previsto.
Dal primo aprile decade il limite alle capienze nelle strutture: stadi al 100% con green pass base, mentre per gli eventi al chiuso servirà ancora il green pass rafforzato.
Step importante il primo maggio, quando ristoranti e altri locali al chiuso saranno accessibili anche senza certificato verde.